Covid: nel Teramano numeri allarmano i sindaci. Il Sindaco di Giulianova Costantini sottolinea: “Si rischia di dover reperire 400 posti letto”.
Mettere i dirigenti scolastici nelle condizioni di esercitare le proprie funzioni e quindi assumere in autonomia la decisione di attivare la didattica a distanza, qualora in una classe dovesse riscontrarsi un caso di positività, anche se emerso da tampone effettuato in laboratorio privato. E’ una delle priorità dettate dal comitato ristretto dei sindaci della provincia di Teramo in accordo con la Asl. Nei prossimi giorni l’azienda sanitaria predisporrà un protocollo che sarà sottoposto all’attenzione dell’Ufficio Scolastico provinciale.
“Nel corso della riunione ci siamo ritrovati sulla necessità di gestire la fase attuale con grande spirito di collaborazione e cooperazione, in sintonia con la Asl – ha commentato il sindaco, Gianguido D’Alberto – Abbiamo poi condiviso la richiesta, da me già avanzata alla Regione Abruzzo in veste di presidente dell’Anci, di fare chiarezza sulla situazione dei tamponi effettuati nei laboratori privati, come quella della convocazione urgente di un tavolo scolastico regionale”. Nel corso del comitato ristretto, al quale ha partecipato anche il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, è stato fatto il punto sui numeri del contagio. “Alla luce dei contagi attualmente attivi (2.390) sul territorio teramano – ha dichiarato Costantini – sarà necessario uno sforzo comune per sopperire alla grande emergenza e garantire adeguata assistenza sanitaria a chi ne ha bisogno, in termini di posti letto disponibili nelle strutture ospedaliere della provincia. Ad oggi sono 180 i pazienti teramani ricoverati in ospedale e la situazione, purtroppo, sembra peggiorare di giorno in giorno. Si fa strada il serio rischio di dover reperire almeno 400 posti letto”. Una situazione a fronte della quale Costantini ha assicurato che l’ospedale di Giulianova “sarà pronto a fare la sua parte”.