Il Consiglio provinciale dell’Aquila ha approvato la mozione per approntare un modello di screening sugli studenti, basato sui test salivari. Caruso (presidente Provincia): “Coi tamponi tempi troppo lunghi”.
Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha sottoposto al Consiglio provinciale la problematica legata all’emergenza Covid-19, relativamente al comparto scolastico, evidenziando come, alla luce dei contagi emersi negli ultimi giorni, “sia necessario approntare un modello organizzativo capace di eseguire uno screening tempestivo sulla popolazione scolastica”.
A tal proposito proprio nei giorni scorsi è stata approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale una mozione favorevole all’utilizzo dei test salivari nelle scuole per la prevenzione dei contagi.
“I tempi di restituzione dello sviluppo dei tamponi non sono compatibili con le misure di prevenzione previste dal protocollo scolastico”, ha dichiarato il presidente Angelo Caruso. “In particolare, al di là della difficoltà di eseguire tamponi ai bambini della scuola dell’infanzia, la messa in quarantena di intere classi contagiate non garantisce la sicurezza di tutta la componente scolastica del plesso interessato. Per cui, mutuando il modello individuato da altre regioni, ad esempio il Lazio, si potrebbe ricorrere all’uso di test salivari a esito rapido, onde poter periodicamente eseguire lo screening di tutta la popolazione scolastica provinciale e dunque avere rapidamente un elevato esito probabilistico sulle condizioni sanitarie degli alunni”.
Per il Consiglio provinciale dell’Aquila una simile metodologia garantirebbe una maggiore sicurezza nelle attività didattiche, oltre a rappresentare un messaggio di attenzione per le famiglie. Il presidente ha informato il Consiglio di aver già rappresentato alla Regione e alla Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila questa necessità.