I Carabinieri di Chieti notificano un divieto di avvicinamento a un 43enne foggiano: fino a 114 telefonate al giorno alla ex e appostamenti sotto casa.
Dall’entrata in vigore della nuova legge sul cosiddetto Codice Rosso, altissima è l’attenzione delle autorità destinate a tutelare le parti offese:
Risale a sabato 10 ottobre l’ultimo divieto di avvicinamento, notificato dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Chieti a un 43enne foggiano residente nella zona, su disposizione del sostituto procuratore Lucia Anna Campo e del Gip Andrea Di Berardino, che ritenendo gravi gli elementi raccolti dai Carabinieri, a sette giorni dalla denuncia, hanno emesso l’ordinanza che impedisce all’uomo di avvicinarsi alla sua ex convivente e alla figlia minorenne.
La storia tra i due inizia quando lei aspetta una bambina da una precedente relazione; la coppia convive per tre anni e quando finisce il rapporto sentimentale, il 43enne chiede alla donna di continuare a occuparsi della bimba. Ma tra i due non c’è accordo sulla linea educativa e il 43enne continua a imporre la propria presenza con telefonate e messaggi, anche 114 in un giorno, appostamenti sotto casa della donna e davanti alla scuola della bimba, minacce e insulti continui alla donna e ai familiari, anche davanti alla minore.
Così la donna inizia a spaventarsi e sporge denuncia agli inizi di ottobre. Il 43enne foggiano intuisce che qualcosa non va, quando si accorge di essere stato bloccato su tutte le utenze. In un’occasione, chiamando da un’utenza fissa, si spaccia per un carabiniere, probabilmente per cercare di capire se la donna lo ha denunciato, ma viene immediatamente smascherato dalla sua ex.
Fino all’ordinanza emessa il 10 ottobre: l’uomo non potrà avvicinarsi a meno di 100 metri dai luoghi frequentati dalla donna e dalla bambina e dovrà astenersi da qualunque contatto tramite qualunque mezzo con lei, la piccola e i familiari più stretti.