Un nuovo progetto sperimentale “Le Aquile” che vedrà l’impiego di droni per monitorare l’ambiente. Lo ha lanciato l’Arta Abruzzo con l’obiettivo di potenziare il servizio di controllo, monitoraggio e vigilanza in ambito ambientale.
Il distretto pilota è quello dell’Aquila. L’impiego di droni permetterà di acquisire informazioni strategiche e controllare discariche abusive, scarichi lungo il corso dei fiumi, mappatura dell’erosione della costa, controllo tetti e impianti di capannoni industriali ma anche per la termografia delle aree interessate, tecnica che permette di rilevare differenze di temperatura anomale. Il drone, è stato detto, consente all’operatore la massima sicurezza e gli permette di acquisire il campione d’aria richiesto per le analisi di laboratorio.
In questo periodo di Covid una squadra con due operatori sarà in grado con il drone dotato di termo-camera digitale e misurare la temperatura di passanti. La flotta dell’Arta è stabile e il progetto sarà sviluppato sempre di più. Il direttore tecnico è Massimo Giusti, il responsabile tecnico Mosè Lamolinara. Il risultato finale sarà pure la creazione di mappe ricche di dati ed informazioni esportabili e indispensabili per lo studio delle problematiche trattate.