Ancora sotto choc Lanciano per la violenta aggressione notturna ad un ragazzo da parte di cinque giovani. Indagini dei Carabinieri ormai ben indirizzate. Intanto il giovane è stato operato, è in coma indotto, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Un primo rapporto è stato rimesso dai carabinieri alla Procura di Lanciano in merito all’aggressione del 18 enne Giuseppe D’A. di Lanciano che resta grave in Rianimazione di Pescara, con coma farmacologico indotto, dopo interventi chirurgici per ridurre un ematoma e bloccare un’emorragia. L’indagine dei carabinieri prosegue per identificare gli appartenenti al gruppo assalitore, che sarebbe composto da almeno tre minori, e proprio uno di loro avrebbe sferrato un unico poderoso pugno alla testa del 18 enne, sulla parte parietale sinistra. L’indagine è coordinata dal procuratore capo Mirvana Di Serio e dal pm Serena Rossi con l’apertura di un fascicolo per lesioni gravissime. Si valutano altre ipotesi di reato, ma la rissa è per ora esclusa. Del grave episodio un’informativa è stata trasmessa anche alla procura minorile dell’Aquila. Secondo fonti investigative si sarebbe vicini all’identificazione dei responsabili del violento episodio.
Anche ieri sono stati risentiti i due amici del ferito e altri giovani testimoni, oltre ad analizzare nuovamente i frammenti delle telecamere di sorveglianza, alcune non funzionanti, ed altre che non puntavano direttamente sul luogo dove è avvenuta l’aggressione. All’incontro in procura erano presenti il comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, il colonnello Alceo Greco, il maggiore Vincenzo Orlando, comandante della compagnia di Lanciano e il tenente Giuseppe Nestola a capo del Norm
Secondo quanto è trapelato, Giuseppe si trovava in compagnia di una ragazza di 16 anni e del suo fidanzato di 25 nei pressi della ferrovia Sangritana. Un’area tristemente nota in città in quanto da tempo i giovani si ritrovano per trasgredire, Fare uso di alcolici ed anche di sostanze stupefacenti. I tre ragazzi, erano seduti ad un muretto vicino ai binari della ferrovia, a pochi metri, una trentina, c’erano altri giovani, almeno cinque. Era da poco passata la mezzanotte quando non si sa ancora bene per quale motivo, un gesto, uno sguardo od una parola di troppo, i cinque bulli hanno iniziato a rincorrere i tre ragazzi. Una volta raggiunti, la 16 enne è stata risparmiata mentre Giuseppe è stato colpito con un violentissimo pugno alla tempia. Trasportato al pronto soccorso è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Sull’episodio stanno indagando i Carabinieri della locale Stazione coordinati dal maggiore Vincenzo Orlando. Sono stati visionati i filmati delle telecamere presenti nella zona e sarebbero stati individuati gli autori dell’aggressione. Si stanno ricostruendo le fasi del violento episodio. Sono stati ascoltati alcuni testimoni. Il Comandante dei Carabinieri, Orlando, che stamani si è recato in Procura per fare il punto sulle indagini, parla di “motivi molto futili” alla base dell’aggressione. Si stanno ricostruendo tutti i momenti di quanto è accaduto per risalire alle responsabilità dei singoli ragazzi.
La zona è tristemente nota per essere frequentata da balordi e tossicodipendenti di ogni età. Sin dal pomeriggio, hanno detto alcuni anziani, si creano gruppi di ragazzi dediti al consumo di alcol e droga. Allarmati gli autisti dei mezzi pubblici e fortemente preoccupate le addette alla biglietteria. Uscire dal posto di lavoro la sera per raggiungere la propria auto nel parcheggio è motivo di forte disagio. Bottiglie e cocci di vetro sono presenti in ogni angolo della stazione. I servizi igienici sono ridotti uno schifo. Il Presidente della Società di trasporto pubblico TUA, Gianfranco Giuliante, interpellato telefonicamente dal Tg8, ha ribadito che l’intera area della stazione Sangritana è privata e che sono stati apposti dei cartelli per inibire l’ingresso alle persone non autorizzate. Giuliante chiede inoltre maggiori controlli alle forze dell’Ordine ed annuncia che presto saranno posizionate altre telecamere per controllare maggiormente la zona. Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, ha annunciato che l’Amministrazione comunale si costituirà parte civile e chiede di non dipingere Lanciano come una città violenta. Lanciano, sottolinea il primo cittadino è una città d’arte, di cultura e di tradizioni che affondano le radici nel tempo.
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