Sono stati consegnati oggi i lavori di restauro di un importante gruppo di opere della Basilica di S. Maria di Collemaggio. L’auspicio è che i dipinti possano essere ricollocati a Collemaggio, in occasione della prossima Perdonanza.
“L’Incoronazione di Celestino”, “Rinuncia al papato” e “Morte di Celestino” potranno tra qualche mese essere ricollocate nella Basilica dove sono conservate le spoglie di Papa Celestino V, nella casa della Perdonanza. Un quarto dipinto, “Maria riceve doni dal popolo ebraico”, sarà interessato al consolidamento, per poi essere sottoposto al restauro completo, che renderà possibile ricollocare in Basilica anche quest’opera. L’intervento di recupero nasce da un accordo, rinnovato e perfezionato negli anni, tra il Segretariato Regionale, Ministero della Cultura, per l’Abruzzo e l’Associazione Panta Rei di Promozione Sociale dell’Aquila, presieduta dall’avvocato Maria Grazia Lopardi, grande conoscitrice di Collemaggio e dei suoi tanti tesori. L’Associazione, dopo il sisma del 2009, ha promosso raccolte fondi per finanziare, inizialmente, il recupero di una porzione del pavimento della Basilica Celestiniana.
Dopo l’intervento dell’Eni a sostegno del restauro, i fondi raccolti da Panta Rei sono stati destinati al recupero delle opere citate, e man mano la donazione è stata implementata sino a raggiungere la cifra 47.200 euro. Il piano di restauro dei dipinti, ricorda una nota del Segretariato, era stato seguito, al suo avvio, da Bianca Maria Colasacco, storico dell’arte della Soprintendenza Abap per L’Aquila e il Cratere. Dopo il suo pensionamento è stato costituito, a supporto del Segretariato stazione appaltante, un gruppo di lavoro della Soprintendenza guidato dal Rup Carla Pancaldi e composto dallo storico dell’arte Tancredi Farina e dalla restauratrice Maria Fernanda Falcón Martínez, progettisti e direttori dei lavori, dalla restauratrice Giulia Cervi, supporto al Rup, e dal professionista esterno Maria Grazia Sambenedetto, individuata coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione. I lavori, affidati alla ditta R.O.M.A. Consorzio, avranno durata 84 giorni. L’auspicio è che i dipinti possano essere ricollocati a Collemaggio, in occasione della prossima Perdonanza.
“È stato uno dei primi interventi che ho affrontato, poco dopo la mia nomina a Segretario Regionale – dichiara Nicola Macrì – E mi ha particolarmente colpito il lavoro sinergico degli istituti territoriali del ministero, qui in Abruzzo, in particolare il Segretariato e la Soprintendenza dell’Aquila nel portare a buona conclusione un percorso complesso e irto di ostacoli, come quello del recupero post sisma del patrimonio culturale. Mi preme sottolineare la generosità dell’Associazione Panta Rei e la tenacia della sua presidente, l’avvocato Maria Grazia Lopardi, che ringrazio pubblicamente. Così come ringrazio Maria Stella Margozzi, a capo della Direzione Regionale Musei, per la disponibilità nella concessione degli spazi del Museo Paludi di Celano, dove sono custoditi i dipinti”. “Siamo molto soddisfatti per la consegna dei lavori di restauro – afferma Antonio Di Stefano, Soprintendente Delegato per L’Aquila e Cratere dal Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – I funzionari della Soprintendenza, di concerto con gli altri Uffici del MiC, hanno svolto le necessarie operazioni di ricognizione e progettazione, seguendo passo dopo passo i passaggi che hanno portato all’espletamento della gara d’appalto; ora, parallelamente alla sorveglianza, affronteremo la delicata questione del riallestimento, tenendo ben presenti le ragioni della storia, quelle della tutela, e della valorizzazione della Basilica e delle sue opere”.