Dopo la dilazione di 30 giorni per procedere all’esame e alle eventuali correzioni degli avvisi inviati nei mesi di novembre e dicembre scorsi, sono stati aggiornati i dati in possesso degli uffici finanziari.
In particolare dei 4940 accertamenti Tasi inviati ne sono stati esaminati 2700 e di questi dopo i relativi riscontri effettuati tra uffici e contribuenti, 300 sono stati annullati e 90 rettificati. Per quanto riguarda invece la tassa sulla raccolta dei rifiuti urbani delle 1570 cartelle inviate, 600 sono quelle oggetto di verifica e di queste 78 sono state annullate mentre 123 rettificate.
«I dati confermano che le percentuali delle correzioni e annullamenti sono inferiori alle previsioni – sottolinea l’assessore Di Bartolomeo – l’andamento riporta l’8% per la Tasi e il 14% per la Tari. Nel complesso sono state verificate più della metà degli accertamenti inviati e la proroga dei termini concordata con gli uffici finanziari consentirà ai cittadini di effettuare per tempo i riscontri con i dati in possesso della banca dati del Comune che sarà adeguatamente integrata. Tra i principali motivi di annullamento della Tari si riscontra l’applicazione della corretta aliquota in base all’Isee, la riduzione dovuta ad un unico occupante dell’immobile o al suo uso stagionale o limitato ma anche per il pagamento della tassa da parte del detentore dell’immobile come prevede la legge. Invece per quanto riguarda la Tari i principali motivi di annullamento sono legati alla dichiarazione da parte di altro contribuente comprensivo della quota occupante, al riscontro dell’immobile di chi sta in affitto pagato dal proprietario o alla quota di metri quadri già pagati da altro contribuente iscritto a ruolo. Le percentuali – conclude Di Bartolomeo – dimostrano che gli accertamenti erano giustificati e andavano effettuati entro i termini previsti dalla normativa e per agevolare i contribuenti sono stati attivate tutte le procedure per prorogare i termini e dilazionare i pagamenti dovuti».