“Questo Governo c’è da sei mesi e non ha provveduto a nominare un sottosegretario alla Ricostruzione, si è lasciato scadere il titolare dell’ Usrc e ancora non si provvede a individuare i sostituti alla guida di Usra e Usrc: è la fotografia di una percezione totalmente assente da parte di questo Esecutivo sulla ricostruzione”.
Così il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) della provincia dell’Aquila, Adolfo Cicchetti, sulla situazione della governance della ricostruzione che, a quasi dieci anni dal sisma, presenta caselle vuote da tempo. Su tutte la mancata nomina del delegato del Governo, il mancato espletamento dei bandi per i nuovi titolari dell’ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc), il cui interim a Raniero Fabrizi, responsabile dell’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila fino a fine anno, è scaduto proprio oggi. Fabrizi nei giorni scorsi è stato nominato a capo della struttura tecnica di missione presso Palazzo Chigi che si occupa della ricostruzione.
“La stasi riguarda sia la ricostruzione privata sia quella pubblica: secondo i dati dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) elaborati dall’Ance, è ancora al palo il 51 per cento dei lavori finanziati dalla delibera Cipe 2012 che ha stanziato 126 milioni per 230 interventi su edifici pubblici. Percentuale analoga sul fronte delle scuole, dove 74 lavori sui 136 previsti dal Piano “Scuole d’Abruzzo-il futuro in sicurezza” che ha stanziato 153 milioni di euro, sono ancora fermi. Parlando della recente riunione convocata dal presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, con tutti i soggetti coinvolti nel processo di ricostruzione, Cicchetti sottolinea che “da quel tavolo è uscita una lettera inviata al Governo firmata da istituzioni e categorie, noi ci faremo promotori di una vera e propria mobilitazione con tutte le categorie produttive, gli ordini professionali e i sindacati, ma anche i semplici cittadini, coinvolgendo tutti fino ai livelli apicali delle nostre organizzazioni”. “È una vera e propria paralisi, c’è la certificazione che il sisma del 2009 è assolutamente fermo – aggiunge Cicchetti che fa notare come – il danno non è solamente per la nostra categoria, veniamo da due anni di rallentamento con mille occupati in meno nell’edilizia, questa situazione potrebbe raddoppiare se non triplicare questo trend, e tutto l’indotto fatto di subappaltatori e fornitori, ma anche l’indotto indiretto, ne soffrirà”.