Appena terminato, ieri, il confronto con la Regione è arrivata la nota di tutte le sigle sindacali della scuola abruzzese: “In queste condizioni va prorogata l’ordinanza di Marsilio per la didattica a distanza. Vaccini ancora a rilento”. Riapertura dopo Pasqua?
La riunione del “Tavolo regionale per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021”, convocata dalla Direttrice dell’USR Abruzzo su richiesta delle OO.SS. inviata 1 marzo, ha confermato le perplessità dei lavoratori della scuola abruzzese.
«Considerando anche il calendario regionale che prevede una chiusura per le festività pasquali, probabilmente con la riapertura della scuola dopo Pasqua le operazioni di messa in sicurezza delle scuole potrebbero essere completate»: è quanto dichiara Fabiola Ortolano, segretaria provinciale della UIL Scuola Pescara, per la quale la riapertura in sicurezza delle scuole è legata anche al completamento della campagna vaccinale del personale scolastico, che seppur procedendo velocemente, non sarà comunque ultimata entro il 15 marzo, giorno previsto per il ritorno in classe di studenti e docenti, secondo l’ordinanza firmata da Marsilio.
«È chiaro che l’intenzione dei sindacati, da sempre da quando si è aperta la pandemia, è quella di poter garantire una scuola in presenza, fatta non soltanto del rapporto tra docente e alunno ma anche dell’ambiente sociale e umano che la scuola crea. Detto questo, però, è chiaro che la scuola deve assolutamente ripartire in sicurezza. La campagna di vaccinazione finalmente è stata avviata anche di buon passo. Per quanto riguarda il personale abbiamo circa mille docenti vaccinati ogni giorno, ma secondo l’ordinanza regionale la scuola dovrebbe riaprire il 15 marzo e noi abbiamo forti dubbi che entro lunedì la campagna vaccinale possa essere conclusa completamente. Inoltre ci sono anche altre criticità da risolvere che riguardano la nostra idea di sicurezza, a partire dalla possibilità di ripristinare il monitoraggio di eventuali contagi e di tutta la rete di trasmissione, così come è importante avere dei presidi sanitari in ogni istituzione scolastica e dotare le scuole di mascherine protettive di tipo ffp1 e 2. Riaprire la scuola a frammenti, come purtroppo le cose ci hanno portato a fare fino a oggi, crea una serie di disagi, legati non soltanto all’organizzazione della didattica, ma anche del sistema. Basti pensare che alla scuola sono legati i trasporti e le famiglie, che in questo momento hanno anche sulle spalle la gestione della didattica a distanza durante i periodi di sospensione delle attività scolastiche dei propri figli. Questi sono gli elementi su cui secondo noi bisogna continuare ad agire in maniera celere per completare in tempi brevissimi la vaccinazione del personale docente e dotare le scuole di questi strumenti di sicurezza e di prevenzione, affinché si possa sì rientrare a scuola, ma garantendo la continuità che finora è mancata».