Sono iniziati a Chieti in piazza San Giustino gli scavi archeologici che fanno seguito a indagini geofisiche dei mesi scorsi. L’intervento, effettuato con mezzi e personale del Comune, è coordinato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo con le archeologhe Paola Riccitelli e Maria Di Iorio
Fa parte del progetto di riqualificazione della piazza, compreso nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie che interessa 96 capoluoghi le cui convezioni sono state sospese alcuni giorni fa con voto unanime del Senato suscitando la reazione dei sindaci. “Andiamo avanti con quanto progettato perché Chieti merita di avere infrastrutture in grado di renderla più vivibile e accogliente” ha detto il sindaco Umberto Di Primio durante un sopralluogo nel cantiere. “I finanziamenti che il Governo grillino tenta di cancellare e sui quali spero ritorni sui suoi passi, consapevole del grande errore commesso, sono necessari a riqualificare la piazza della città e non il parcheggio al quale eravamo abituati – ha aggiunto Di Primo – Serviranno a effettuare i lavori di raddoppio del parcheggio di via Gran Sasso, vitale per l’accessibilità al capoluogo, a rifare la scala mobile che nel 2019 verrà bloccata; a realizzare un parcheggio in via Ferri, dove la Cittadella della Pubblica Amministrazione ha bisogno di spazi auto, e a recuperare l’area dell’ex scuola Vicentini, ormai inagibile, sulla quale è prevista la realizzazione di un parco tematico. Mi aspetto che l’11 settembre, quando la Camera dovrà votare il Decreto Milleproroghe, i parlamentari comprendano che non si può sottostare a giochi di uffici, ma bisogna rimanere con i piedi ben saldi sul territorio. Il Comune di Chieti ha già anticipato risorse, ha già fatto richiesta al ministero per ottenere il 20% delle anticipazioni. Il Comune – conclude Di Primio – qualora il Governo, per mero gioco politico, dovesse decidere di non erogare le somme spettanti, è pronto a battaglie legali”.