Lavoro, terremoto e conti della Regione. Sono queste le priorità dell’agenda di fine legislatura per Giovanni Lolli, da quattro giorni presidente reggente della Regione Abruzzo, e cioè da quando Luciano D’Alfonso ha lasciato l’incarico di governatore per la sopraggiunta incompatibilità con quella di senatore del Partito democratico.
Lolli ribadisce i limiti entro cui la legge, in questi casi, consente margini di manovra, per lo più legati alla gestione ordinaria delle questioni regionali, ma non si lascia scappare una considerazione: sulla fonte del terremoto il Governo sta procedendo troppo lentamente. Anche se il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Giorgetti, ha garantito che a settembre tutti i tasselli saranno rimessi in ordine (ad esempio la nomina della nuova commissaria straordinaria e la definizione del destino della Struttura tecnica di missione per il cratere 2009, ancora in sospeso).
“Questi momenti sono dedicati ad affari urgenti e questioni indifferibili, ma sono diverse le cose da portare a termine assolutamente – spiega Lolli -. Innanzitutto mettere in sicurezza e consegnare a chi verrà dopo di noi una Regione in ordine. Abbiamo dovuto fare il riaccertamento del disavanzo, che non era stato fatto dalle passate legislature come noto, riaccertando 713 milioni di euro di disavanzo. Terremo i conti in ordine. Poi ci sono fondi comunitari e l’avanzamento della spesa, un fronte sul quale la Regione Abruzzo è partita con grande ritardo accumulato precedentemente. Che il target venga del tutto conseguito è una possibilità davvero realistica. Poi ci sono le emergenze, soprattutto quella del terremoto. C’è un problema enorme da seguire. Il 5 settembre si terrà all’Aquila una riunione importantissima sul nuovo cratere sismico – rende noto Lolli – alla quale parteciperanno i presidenti delle altre tre Regioni colpite dai terremoti degli ultimi anni. Ci sarà anche l’onorevole Paola De Micheli, sarà la sua ultima riunione da commissaria straordinaria del sisma. Sarà l’occasione per riflettere e cercheremo di capire, in quell’occasione, il Governo con chi vuole sostituire la commissaria De Micheli. Sul vecchio sisma assistiamo sconcertati al fatto che il rinnovo del responsabile della Struttura tecnica di missione per il cratere 2009, Giampiero Marchesi, è stato fatto per un mese e ancora non si ha notizia di chi sia il responsabile politico nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri come sempre è stato negli anni precedenti e per tutti i Governi precedenti, a seguire le vicende post-sisma. Ma non voglio fare polemica o speculazione politica. Giorgetti incontrandoci alcune settimane fa ci ha detto che il momento di passaggio da un Governo all’altro è sempre un po’ confuso e che a settembre sarebbero arrivate le risposte. Aspettiamo, io sono fiducioso che il Governo non possa dimenticare o sottovalutare questi aspetti”.