Scioperano i 500 dipendenti aquilani di Comdata, il call center che dal 2 dicembre gestisce la commessa dei contatti (chiamate e online) degli utenti Inps Ader, all’interno del Tecnopolo.
Ancora una vertenza, ancora una situazione d’incertezza per il settore del contact center sempre in affanno e in bilico nel vuoto normativo che lo contraddistingue, Lavoratori messi in ferie, turnazioni non rispettate, calo del volume dei contatti: una situazione che preoccupa i sindacati.
Questa mattina ultima iniziativa in ordine di tempo dopo una settimana di proteste, presidi, scioperi, comunicati stampa sindacali che hanno riguardato tutti gli altri call center della città. Si vuole alzare l’attenzione della committente Inps, soprattutto per salvaguardare i posti dei 40 interinali i cui contratti scadono alla fine di febbraio e affinché Comdata ristabilisca l’ordine degli accordi firmati il 5 novembre sull’applicazione della clausola sociale, al momento del passaggio dal vecchio al nuovo gestore.
Contestata anche l’organizzazione complessiva del lavoro, che secondo i sindacati non ha nulla a che fare con le esigenze del servizio pubblico e della commessa Inps. Lo sciopero è stato indetto in modo unitario da Cgil, Cisal e Uil ma non dalla Cisl.
Cisal ha già incontrato il 16 gennaio il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che ha convocato Comdata.
Intanto lunedì 23 febbraio a Roma i sindacati incontreranno Tridico, al quale esporranno le problematiche e le preoccupazioni. Il sindacato Cisal ha già presentato un esposto contro Comdata per “comportamento antisindacale”, come spiega il segretario nazionale Cisal Comunicazione Venanzio Cretarola.
LA NOTA DEL SINDACATO CISAL:
Sciopero per i diritti di tutti i lavoratori
A seguito dello stato di agitazione proclamato il 13 febbraio scorso dalle RSA di CGIL CISL UIL e CISAL, approvata dall’assemblea generale dei lavoratori di COMDATA sede dell’Aquila, sui seguenti punti:
– Calo di incerta origine del volume di attività e delle chiamate;
– Modalità di gestione dei ROL, omissione di specifica sulla obbligatorietà degli stessi in quanto facenti parte del 30% previsto da CCNL;
– Chiarimenti su fruizione forzata delle ferie in caso di cali dei flussi delle chiamate;
– Rispetto accordo del 5 novembre 2019 sul monte ore complessivo degli ex NETHEX (420 ore in meno rispetto agli ultimi anni) e sugli scompensi economici dei nuovi contratti degli ex Coop;
– Mantenimento occupazione attuale dei lavoratori in somministrazione.
è proclamato uno Sciopero Generale di tutto il personale di 1 ora per ciascun lavoratore per il giorno:
Mercoledì 19 febbraio 2020
da effettuarsi, a seconda del turno di ciascuno:
dalle 10,30 alle 11,30 oppure alle 15,30 alle 16,30.
Contiamo su una adesione massiccia!
Lo sciopero è indetto unitariamente da CGIL, UIL e CISAL.
Il Servizio del Tg8: