Dopo la protesta del 15 maggio davanti a Montecitorio i sindaci tornano a Roma, per una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per sollecitare anche i parlamentari a impegnarsi direttamente al loro fianco contro il caropedaggi, che scatterà di nuovo a partire dal 30 giugno.
. Conferenza stampa oggi alla Camera dei Deputati, in una sorta di chiamata alle armi per scongiurare l’aumento del pedaggio autostradale nei tratti dell’A24 e dell’A25 gestiti dalla società Strada dei Parchi per una corsa contro il tempo, contro la data limite del 30 giugno che vedrà l’asticella del pedaggio autostradale di nuovo scattare verso l’alto. Alla Camera dei Deputati questa mattina una delegazione di sindaci e di amministratori dei territori attraversati dall’autostrada, le rappresentanze degli autotrasportatori di Abruzzo e Lazio, i sindaci e i governatori delle due Regioni, i consiglieri regionali e i parlamentari.
Invitato anche il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, chiuso in un mutismo impenetrabile da 9 mesi. Dopo il decreto interministeriale di sospensione dell’aumento del pedaggio autostradale, che ha fatto seguito alla precedente interruzione dell’aumento voluta dalla società concessionaria, nessun altro atto in grado di scongiurare il rincaro temuto è stato sinora messo a punto dal Governo e dal ministero dei Trasporti. Il 15 maggio i sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo, impegnati nella lotta contro il “caro- pedaggi” e per la sicurezza della A24-A25 da oltre un anno e mezzo, hanno per l’ennesima volta alzato la voce contro il rischio rincari, un salasso altissimo per i territori attraversati dall’autostrada, che andrebbe a colpire non solo i residenti e i lavoratori pendolari, ma anche il traffico turistico della zona. Per questo sindaci e amministratori chiedono ai parlamentari e ai rappresentanti regionali di impegnarsi in prima persona nella battaglia affianco a loro.
Tra 25 giorni, dunque, scade il termine ultimo della sospensione dell’aggiornamento tariffario indicato nel decreto interministeriale del 31 dicembre 2018. In conferenza stampa gli amministratori si sono detti per l’ennesima volta “decisi a continuare la loro battaglia per ottenere la risoluzione definitiva di tutti i problemi legati al tratto autostradale”. A dare sostegno ai sindaci anche Confartigianato Abruzzo, con il presidente della categoria Trasporti Gabriele Sillari che promette battaglia “insieme alle altre forze produttive del territorio”. Nei giorni scorsi intanto al Tribunale di Avezzano si è tenuta la prima udienza della causa promossa da 50 cittadini contro Strada dei Parchi.
L’azione civile – d’iniziativa popolare – ha l’obiettivo di far dichiarare l’inadempimento del concessionario rispetto all’obbligo di garantire agli utenti le condizioni di sicurezza della circolazione sui tratti autostradali gestiti e conseguentemente perché il Tribunale disponga la sospensione degli aumenti dei pedaggi sino alla messa in sicurezza.
“I sindaci abruzzesi e laziali che protestano per il caro pedaggi e la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 sono ignorati dai parlamentari di maggioranza”. E’ la denuncia del consigliere regionale del centrosinistra, Giovanni Legnini, che a Roma, davanti al Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, ha partecipato al sit-in di una ventina di sindaci laziali e abruzzesi che da tempo protestano per il caro pedaggi sulle due autostrade e per la questione della messa in sicurezza delle due arterie. Legnini informa che i sindaci ancora una volta non sono stati ricevuti dal Ministro Danilo Toninelli nonostante il 30 giugno prossimo scada il termine sul congelamento delle tariffe che dal primo gennaio sarebbero aumentate di circa il 20%