Il musp per i licei annessi c’è, ma non è utilizzabile. Almeno per il momento. Polemiche per i ritardi nella sistemazione delle strutture scolastiche provvisorie di via Madonna di Pettino.
La nuova polemica della storia infinita della ricollocazione in spazi più sicuri ed efficienti delle aule scolastiche del Cotugno è quella che nelle ultime ore sta investendo i licei annessi al Convitto nazionale “Cotugno” dell’Aquila. A settembre la direzione didattica aveva chiesto alla provincia la possibilità di spostarsi nel musp (ossia il grande modulo – questo è l’acronimo – a uso scolastico provvisorio) di via Madonna di Pettino, alla periferia ovest della città, utilizzato fino all’anno scorso dall’Istituto delle maestre pie Filippini.
Una soluzione che servirebbe, sostengono i dirigenti scolastici, a riavvicinare fisicamente i vari indirizzi del Cotugno, sparsi in varie sedi in città, tra cui i musp di via Ficara e le sedi a Collesapone, dove alcune aule del Cotugno sono state collocate per in attesa che si concludano i lavori di miglioramento sismico sull’edificio di via Leonardo da Vinci, in attesa (ma i tempi saranno più lunghi) della costruzione di una nuova scuola. Per il musp delle Pie Filippini la Provincia ha stanzato 69mila euro, il trasloco si sarebbe dovuto fare durante le vacanze natalizie, ma a oggi è tutto fermo. A denunciarlo è il consigliere provinciale di “Provincia unita” Paolo Romano, che addita il Comune dell’Aquila come responsabile di non aver provveduto agli interventi di manutenzione straordinaria di cui era competente. Ed emersi soltanto dopo i sopralluoghi della Provincia, pronta dal canto suo al trasloco delle aule del Cotugno.
LA NOTA DI PAOLO ROMANO (“PROVINCIA UNITA”):
“Eravamo rimasti alle parole del vice presidente della Provincia Vincenzo Calvisi, che ne assicurava l’ingresso per l’inizio del 2020. La nuova tempistica stimata, al netto di ulteriori intoppi, sarebbe indicata invece nel mese di marzo, vale a dire ad anno scolastico quasi ultimato. Oggi infatti lo stesso Calvisi e il presidente della commissione provinciale per l’edilizia scolastica Francesco De Santis, inviano una nota alla dirigente scolastica del Liceo Cotugno, alla dirigente scolastica dell’IIS A. Bafile, al sindaco Pierluigi Biondi e al presidente del Consiglio Comunale Roberto Tinari, per rimangiarsi le promesse fatte agli studenti e alle famiglie e nello stesso tempo smarcarsi da responsabilità che loro stessi imputano adesso al Comune dell’Aquila. Se il Musp non avesse necessitato di importanti interventi straordinari, si sarebbe garantito l’uso ai licei nel mese di gennaio 2020. Sono necessari interventi legati appunto alla manutenzione straordinaria che sono emersi soltanto a seguito di un sopralluogo dell’ente provinciale e dei quali il Comune, responsabile per competenza, non era neanche a conoscenza: 32 mila euro per adeguamento di bagni, impianti, controsoffitti, 7 mila euro per nuove linee telefoniche e dati, 30 mila euro per la nuova centrale termica. Un totale di 80 mila euro di lavori dei quali il Comune avrebbe dovuto farsi carico dal momento che era rientrato in possesso dell’immobile a settembre 2019. Ma così non è stato – l’affondo di Romano – per l’incuria e l’approssimazione che da sempre contraddistingue questa maggioranza di centrodestra”.
IL CHIARIMENTO DI VINCENZO CALVISI E FRANCESCO DE SANTIS:
“Stiamo investendo oltre 60mila euro per gli interventi di riqualificazione e sicurezza per il Musp ex Filippini nel quale verranno ricollocate 8 classi del Convitto ‘D.Cotugno’. Grazie agli importanti interventi manutentivi e all’adeguamento degli impianti previsti da questa Amministrazione Provinciale, gli studenti verranno spostati i primi di marzo dal polo di Collesapone a Pettino, a pochi metri dal Musp che ospita oggi il Liceo Classico in attesa degli ormai vicini lavori di ristrutturazione previsti sulla sede storica del Convitto a Pettino, che diventerà il più sicuro d’Abruzzo”.
A scriverlo in una nota sono il vice presidente della Provincia Vincenzo Calvisi, delegato all’edilizia scolastica, ed il presidente della Commissione scuole ed edilizia pubblica Francesco De Santis, che spiegano:
“La struttura Musp ubicata a L’Aquila in Via Madonna di Pettino, ex Istituto Marie Pie Filippini, assegnata ai licei del Convitto ‘D. Cotugno’ con decreto del Presidente della Provincia dell’Aquila necessita di importanti interventi manutentivi ed adeguamento impianti, pertanto la messa a disposizione potrà avvenire entro il prossimo mese di marzo, con slittamento rispetto ai tempi previsti di fine del corrente mese di gennaio. La spesa per gli interventi di manutenzione già in corso, a carico dell’amministrazione provinciale, ammonta ad circa 33 mila euro per rifacimento bagni, controsoffitti, tinteggiature, pozzetti esterni, ripristino porte e adeguamento impianti elettrici, a cui si aggiungono un ulteriore intervento di circa 30 mila euro che comporta la sostituzione della centrale termica e relativi impianti, ed un intervento stimato in 7 mila euro per installazione delle reti telefoniche e dati di cui la struttura non è dotata”.
Spiegano Calvisi e De Santis:
“Dopo la sottoscrizione della convenzione di affitto della struttura con il Comune dell’Aquila avvenuta lo scorso 10 gennaio, , “gli uffici preposti del nostro settore edilizia scolastica hanno rilevato criticità, non prevedibili in fase di richiesta musp, che non consentono la fruizione immediata della struttura, in quanto non adeguata alle norme previste di sicurezza ed igiene e soprattutto il rifacimento dei nuovi impianti termici, oltre alle tempistiche di lavoro, comporta adempimenti burocratici per la pratica inail e nuova scia antincedio , con inevitabile slittamento di 50/60 giorni rispetto alle tempistiche a suo tempo ipotizzate. Tuttavia – concludono gli amministratori provinciali – a fine di questi interventi per totali 70 mila euro avremo una struttura adeguata e sicura, seppure provvisoria, ove sono stati già posizionati anche nuovi arredi scolastici, per una spesa ulteriore di 10 mila euro”.
LA REAZIONE DEGLI STUDENTI:
“Da anni gli studenti aquilani sono in balia delle promesse non mantenute, delle mancanze della politica, dei crucci della burocrazia, del disinteresse e dell’incapacità delle amministrazioni comunali e provinciali. Nonostante la promessa, poi sfumata, di ricevere il Musp al rientro delle vacanze di Natale, nonostante le rassicurazioni, pervenute attraverso gli organi di stampa e vie ufficiose, in merito alla riconsegna di quest’ultimo alla fine del mese di gennaio, la verità è che, come emerso dal consiglio provinciale di stamane, gli studenti aquilani non avranno le sedi garantite dall’amministrazione provinciale prima di marzo inoltrato” – scrivono i rappresentanti d’Istituto e di Consulta Provinciale del ‘Cotugno’, Tommaso Cotellessa, Alessandro Calzolaio, Antonia Melaragni, Luigi Colagrande e Paolo Antonelli.
“La mancata consegna del Musp sito in via Madonna di Pettino (ex sede dell’Istituto Maestre Pie Filippini) entra a far parte dei numerosi precedenti riguardanti la catastrofica situazione delle scuole aquilane di ogni ordine e grado, le quali soffrono la mancanza di spazi adeguati”, l’affondo degli studenti. “Quella a cui stiamo assistendo è una pessima lezione di politica: non è possibile che ad undici anni dal tragico sisma i Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio (Musp) diventino scuole a pieno titolo e che per giunta non venga fatta la manutenzione adeguata; non è possibile che le amministrazioni comunali e provinciali, nonostante le millantate certezze di rientro, si perdano in cavilli burocratici e sottovalutino circostanze quali la mancanza di regolari certificazioni dell’impianto termico, della documentazione dei quadri elettrici e delle targhe identificative delle caldaie, la presenza di pozzetti esterni visibilmente rotti e di un impianto fotovoltaico in pessime condizioni. Noi giovani, noi studenti, noi cittadini di oggi e di domani pretendiamo che venga costruito un futuro sicuro e non provvisorio per questa città. Le dichiarazioni che tentano di sedare gli animi non ci bastano più, vogliamo risposte concrete perché il ‘Cotugno’ vive nella precarietà da fin troppo tempo. Chi dispensa promesse deve ricordare che siamo ciò che facciamo, non quello che promettiamo di fare”.
Il Servizio del Tg8:
https://www.youtube.com/watch?v=1X1Kys4P9fE