Una giornata di volantinaggio e di protesta anche all’Aquila, davanti alla sede della Questura, da parte degli agenti di Polizia aderenti al Siap, che lamentano i pochi fondi destinati alle forze dell’ordine dal decreto Sicurezza.
Una protesta simbolica, fatta “come una volta, quando non esistevano gli smartphone”, contro la proposta di rinnovo del contratto delle forze di polizia 2019/2021 perché considerati “inaccettabili gli aumenti proposti dal Governo”.
E’ necessario far arrivare a tutti la nostra preoccupazione scevri da qualsiasi orientamento politico – si legge in una nota del Siap – riaffermare con forza che il sindacato non deve schierarsi ma mantenere alta la dignità e il dovere di indicare a tutti i governi senza eccezione il malessere percepito dai poliziotti. Ancora una volta la politica non ha perso il vizio di tirare per la giacchetta gli operatori della Sicurezza per poi come sempre dimenticare il giorno dopo. Noi abbiamo bisogno che quel processo di riavvio delle retribuzioni, riaperte con il riordino delle carriere ed il contratto 2016-18, dopo gli anni di “blocco” proseguano verso quegli investimenti umani e strutturali che possano dar il giusto riconoscimento ai sacrifici ai quotidiani dei poliziotti .
Aspettavamo un contratto di “cambiamento” e con queste premesse non ci siamo!