Andranno dritti per le vie legali i tanti docenti dell’Aquila che per effetto della graduatoria unica comunale rischiano di essere scalzati da altri insegnanti con punteggi più alti, perdendo così la cattedra di cui sono titolari in alcuni casi anche da diversi anni.
E’ l’effetto del dimensionamento scolastico comunale approvato a settembre e, poi, di quello regionale approvato invece a dicembre. Una battaglia che si fa sempre più concitata, visto che c’è tempo fino al 20 gennaio per trovare una soluzione – che i docenti hanno chiesto all’Ufficio scolastico regionale e provinciale – giorno entro il quale i docenti delle cinque scuole coinvolte (Mazzini, Patini, Dante Alighieri e Carducci) dovranno aggiornare il loro punteggio ed esprimere cinque preferenze, con il rischio appunto di perdere la cattedra ed essere assegnati a un’altra scuola.
Le trattative febbrili portate avanti sinora con i sindacati – che tra loro non hanno una posizione unitaria in questa battaglia – non hanno portato a risultati positivi, fallito anche il confronto tra Ufficio scolastico e il sindaco Biondi.
Con l’appoggio di alcuni consiglieri comunali di opposizione, si pensa a un ricorso al Tar, come spiega l’esponente di “L’Aquila sicurezza e lavoro” Angelo Mancini, dalla lunga esperienza come docente e dirigente scolastico.