Invitalia entra nel processo di ricostruzione delle scuole. Oggi tavolo tra il responsabile della Struttura di missione post-sisma 2019 Curcio e le associazioni “Oltre il musp” e “Scuole sicure”.
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi aveva definito l’intervento dell’agenzia di sviluppo Invitalia nel processo di ricostruzione delle scuole dell’Aquila come un “palliativo”; lo aveva riferito il giorno della visita dell’ex ministro all’Istruzione Lorenzo Fioramonti, in aperta polemica con il Governo, responsabile di non accogliere le richieste dell’Aquila e gli emendamenti proposti dal sindaco per velocizzare la ricostruzione pubblica e quindi anche quella delle scuole. Da ieri, invece, c’è l’ok all’ingresso d’Invitalia come centrale unica di committenza per l’assegnazione dei lavori nel super ufficio voluto dal responsabile della Struttura di missione post-sisma 2009, Fabrizio Curcio, che ieri ha incontrato a palazzo Chigi sindaco e tecnici per fare il primo passo verso un nuovo approccio. Approccio che dovrà essere – secondo le intenzioni di Curcio – di continua condivisione delle scelte anche con la società civile, in particolare con le associazioni che da anni combattono per la ricostruzione delle scuole. E oggi primo tavolo romano con Curcio.
Soltanto quattro giorni fa l’Anac, per mano del suo presidente facente funzioni Francesco Merloni aveva bacchettato il Comune dell’Aquila per non aver rispettato i termini dell’accordo firmato nell’estate 2018 anche con il provveditorato alle opere pubbliche, secondo il quale le documentazioni per la ricostruzione delle scuole Pettino-Vetoio e Celestino V sono state inviate all’Autorità nazionale anticorruzione il 12 dicembre. Ma la scadenza dell’accordo cadeva 20 giorni dopo: il 31 dicembre.