Mancano pochi giorni alle prime scadenze per presentare le perizie che le imprese del cratere aquilano dovranno consegnare alla commissaria straordinaria Maria Margherita Calabrò, nominata dal passato Governo per occuparsi del recupero delle tasse sospese nel post-sisma del 2009.
Ottanta di milioni di euro che decine di imprenditori devono restituire perché L’Europa li considera aiuti di Stato. Ma sul fronte della politica il Parlamento ha sinora chiuso tutti i rubinetti di ascolto: ieri sera in Commissione Ambiente della Camera sono stati bocciati gli emendamenti al decreto Terremoto del Centro Italia presentati dai parlamentari in modo trasversale, unica via per evitare quello che si prefigura come un salasso che metterà in ginocchio un intero territorio già martoriato dal terremoto.
E mentre si confida in una risposta chiara e sicura da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianluca Giorgetti, che questa mattina ha incontrato una delegazione aquilana composta dai parlamentari abruzzesi, dai rappresentanti istituzionali e deale organizzaizoni di categoria, l’Associazione delle medie imprese dell’Aquila lancia un allarme: “Senza una soluzione immediata molte attività saranno costrette a chiudere e a licenziare”, spiega il presidente dell’Api provinciale Massimiliano Marifiamma.
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