Ottanta milioni di euro: a tanto ammonta il valore totale delle risorse che verranno rilasciate per la ricostruzione degli aggregati e degli immobili relative al cosiddetto 19esimo elenco di contributi, pubblicato oggi sul sito del Comune dell’Aquila.
Una lista di progetti che ne comprende uno particolarmente importante: quello per la ricostruzione dell’aggregato edilizio della cattedrale di San Massimo, che ricomprende il Duomo cittadino, il quale aspetta da quasi otto anni di essere riparato, ed è rimasto – unica chiesa in tutta la città – esposto alle intemperie, senza copertura. Una scelta inspiegabile dell’allora commissario straordinario ai Beni culturali, Luciano Marchetti, che coprì e fece mettere in sicurezza tutte le chiese colpite nell’Aquilano, eccetto il Duomo. Ora si potrà partire con l’aggregato, con oltre un terzo dei fondi dell’intera lista, 35 milioni, ma si dovrà ancora aspettare per la chiesa in sé. La ricostruzione riguarderà, infatti, gli alloggi della Curia e numerosi appartamenti e negozi, mentre il Duomo sarà riparato con regole pubbliche e i lavori da ulteriori 10 milioni saranno assegnati al termine di una gara d’appalto. I tempi, insomma, per vedere le impalcature sulla chiesa principale della città, sono ancor lunghi. C’è da dire, però, che intanto con delle particolari soluzioni tecniche e amministrative per prevenire nuovi danni alla Cattedrale – tra l’altro messa a rischio dalle scosse di agosto e ottobre – è stato possibile inserire nel progetto interventi sulle porzioni della basilica a confine con le proprietà adiacenti. Non una semplice messa in sicurezza, ma operazioni di consolidamento che evitano, così, l’inutile investimento di fondi pubblici per soluzioni temporanee e di breve termine.