Covid Pescara: il Museo delle Genti e il Museo Cascella avviano la didattica online. Della Cagna: «Cambiamenti importanti: affrontiamo anche questa sfida».
Si è trasferita completamente online l’attività didattica della Fondazione Genti d’Abruzzo, che prosegue nel suo impegno divulgativo della cultura sul territorio. La necessità di distanziamento, imposta dalla normativa anticontagio per il Covid 19, ha messo nelle diverse specificità, scuole e musei di fronte a una nuova sfida, quella di cambiare le modalità di approccio e di operatività. Una sfida che non è soltanto professionale ma anche psicologica, guardando alla cultura come sostegno, approfondimento, contatto con il mondo seppur mediati dal virtuale. In maniera rapida la Fondazione ha reinventato la sua attività, trasferendola completamente sull’online, anche in previsione di cambiamenti strutturali nel modo di vivere il rapporto con la cultura.
«Vogliamo cogliere l’opportunità di allargare i nostri confini, erogando i servizi a distanza con la possibilità di offrirli anche fuori regione», ha sottolineato la direttrice della Fondazione, Letizia Lizza. «Le nostre proposte sono visite tematiche di approfondimento di alcuni temi legati alle collezioni del Museo delle Genti d’Abruzzo e del Museo Civico Basilio Cascella di Pescara, alla cultura e alla storia del territorio cittadino e regionale, all’archeologia, alla storia dell’arte, anche fruibili attraverso contenuti multimediali. Saranno fornite ai docenti e agli studenti schede didattiche utili per rielaborare autonomamente gli argomenti trattati durante le visite virtuali. Su richiesta dei docenti, in base a specifiche esigenze della classe, potranno essere elaborate ulteriori proposte rispondenti ai bisogni formativi degli studenti».
I programmi sono modulati sui cicli scolastici: i bambini della scuola primaria lavoreranno sugli elementi storici fondamentali, dalla preistoria fino alle tradizioni popolari, passando attraverso una conoscenza dei luoghi identitari di Pescara, per iniziare ad approfondire una conoscenza concreta del territorio e delle loro radici. Affronteranno i primi passaggi della grammatica dell’arte in appuntamenti che avranno la durata di un’ora circa.
I programmi riservati alle classi di secondaria inferiore e superiore affrontano tematiche più strutturate, collegate sì ai luoghi e al contesto sociale regionale, ma inseriti in una visione artistica e culturale più ampia, nazionale ed europea, arrivando da Cascella fino ai colori del maestro Franco Summa.
L’attività didattica è svolta in collaborazione con docenti particolarmente qualificati, che da tempo lavorano con la Fondazione: Serena D’Orazio, Christian Dolente, Chiara Russo, Roberta Tinarelli, Valeria Gambi e Maria Fantone. Il coordinamento e i contatti sono curati da Valentina Carota.
«Fin da marzo abbiamo deciso di continuare a garantire la nostra attività sul territorio e intendiamo continuare a farlo, avvalendoci di tutte le possibilità che ci offre la tecnologia», ha affermato il presidente della Fondazione, Emilio Della Cagna. «Pensiamo di rafforzare anche i nostri sistemi per offrire prodotti sempre più fruibili, affidabili e qualificati. Ci sono richiesti cambiamenti importanti, che in qualche modo sovvertono i metodi e i rapporti tradizionali: faremo in modo da far restare i nostri musei un luogo di incontro, anche virtuale. Oggi un mezzo di contatto tra chi il contatto deve limitarlo anche sui banchi di scuola: siamo e resteremo un luogo di socialità e di scambio. Siamo disposti ad affrontare anche questa sfida, speriamo con il sostegno di chi vorrà affiancarci in questo cammino.»