Il Tribunale di Pescara ha assolto i sei attivisti, denunciati nel 2016 dal Comune, per la protesta contro il taglio di 140 alberi.
Piena assoluzione per i sei attivisti ambientalisti che nell’agosto del 2016 furono denunciati dal Comune di Pescara per interruzione di pubblico servizio: i sei erano scesi in strada per protestare contro il massiccio piano dell’amministrazione che prevedeva il taglio di 140 alberi in città. A stabilire l’assoluzione oggi è stato il Tribunale di Pescara.
«Una bruttissima pagina della storia di Pescara», hanno dichiarato Loredana Di Paola, Massimo Melizzi,, Caterina Artese, Raffaello Caiano, Simona Pieramico e Junio Araneo. «È stata fatta giustizia dopo un processo durato quasi cinque anni. Mai si era visto un tale accanimento di un’amministrazione verso dei cittadini che protestavano pacificamente per salvaguardare il patrimonio arboreo pubblico. Questa assoluzione respinge al mittente il tentativo di intimidazione, operato in maniera subdola dall’amministrazione, che, mentre pubblicamente mostrava un atteggiamento conciliatorio, dall’altro procedeva a colpire alcuni degli attivisti con l’intento di scoraggiare gli altri nel proseguire la protesta.
Grazie alla grande mobilitazione di associazioni e cittadini siamo riusciti a salvare parecchi alberi secolari di grande valore storico e ambientale e a porre la questione del metodo di analisi, della necessaria manutenzione e cura degli alberi, in alternativa ai periodici tagli indiscriminati.»