Covid, Mauro: «Occupazione in calo, ma l’Abruzzo nel complesso regge»

Covid Abruzzo: per l’economista Mauro la pandemia si fa sentire soprattutto sul fronte dell’occupazione. La perdita annuale oscillerà tra 3 e 4 mld di euro.

Complessivamente l’Abruzzo regge l’urto economico della pandemia: a rivelarlo è l’analisi dei dati relativi al terzo trimestre del 2020, in rapporto al 2019, confrontati con la media nazionale sia sul fronte dell’occupazione che su quello del Pil (prodotto interno lordo). Tuttavia la seconda ondata di Covid in corso lascia presagire situazioni ancora più difficili rispetto al momento attuale, secondo l’economista Giuseppe Mauro.

È pari a -1,1% la perdita dei posti di lavoro in Abruzzo nel primo trimestre del 2020 in rapporto allo stesso periodo del 2019. A pagare la crisi sono soprattutto le categorie più fragili dei lavoratori (donne e giovani), che scontano il mancato rinnovo dei contratti a termine e le mancate assunzioni in alcuni settori produttivi. Tuttavia nel secondo trimestre si registra un balzo del Pil e dell’export, secondo i dati analizzati dall’economista  Mauro.

«La crisi prodotta dal coronavirus sta agendo in maniera ancora più marcata, anzi si tratta di uno tsumani mai sperimentato in precedenza, una furia capace di colpire simultaneamente sanità ed economia, domanda di consumi e offerta delle imprese, di mettere in competizione i diritti individuali dei cittadini in tema di libertà con i poteri dello Stato», ha dichiarato l’economista Giuseppe Mauro. «In questa situazione riesce difficile trovare un punto di equilibrio tra le esigenze sanitarie e le necessità dell’economia. L’ago della bilancia tende a spostarsi a favore dell’una o dell’altra componente.»

Per l’economista Mauro la perdita annuale in termini monetari potrebbe concretizzarsi in 3/4 miliardi di euro.

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