Popolare di Bari: question time di D’Alessandro su chiusura filiale a Roseto

Il deputato abruzzese di Italia Viva Camillo D’Alessandro presenta un question time sulla decisione della Banca popolare di Bari in merito alla chiusura di una filiale a Roseto degli Abruzzi: «Rivedere i criteri del piano industriale».

Intervenendo ieri pomeriggio, giovedì 10 dicembre 2020, alla seduta del question time presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati, il deputato Camillo D’Alessandro ha presentato un’interrogazione urgente sul tema del taglio delle filiali, operato dalla Banca Popolare di Bari in Abruzzo, in particolare nella Provincia di Teramo. L’ultimo caso sollevato dal deputato di Italia Viva è la chiusura di una delle filiali nel Comune di Roseto degli Abruzzi.

«La risposta del sottosegretario al MEF Alessio Villarosa è stata burocratica, da preso d’atto», ha dichiarato il deputato abruzzese di Italia viva, Camillo D’Alessandro. «Insomma le banche sono libere di organizzarsi come credono. Certo, meno però quando con i fondi pubblici vengono salvate le banche. Ma la cosa più grave è aver sottolineato che il maggior ricorso ai canali digitali possa offrire alla clientela servizi innovativi.
Stiamo parlando di uno sportello che a Roseto degli Abruzzi raccoglie 30 milioni di euro con 1400 correntisti (altro che servizi online!), tra l’altro incuranti della funzione della storica banca del territorio Tercas, acquisita da Popolare di Bari.
Ma il punto è politico: la decisione del Piano Indistriale è stata assunta durante il periodo del commissariamento e il nuovo Consiglio di Amministrazione è il risultato di una scelta politica. Al suo interno sono stati nominati anche ex politici di chiara appartenenza, ma tutti della Regione Puglia. Nessun professionista abruzzese siede nel nuovo consiglio. Per fortuna la guida è stata affidata a un uomo delle istituzioni di altissimo livello: De Gennaro, garanzia per tutti.
Il piano indistriale va quanto meno sospeso. Bisogna rivedere i criteri. Una banca non può fare raccolta sul territorio e portare le risorse in Puglia. Bisogna entrare nel merito del rapporto tra raccolta e filiali: voglio capire cosa accade in Puglia rispetto a quello che hanno deciso in Abruzzo.»

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