Animalisti Italiani parte civile nel processo per i topi soppressi. La onlus Animalisti Italiani esulta per essere stata ammessa come parte civile nel processo contro l’ex direttore del Mario Negri Sud, che l’associazione definisce “vivisettore”.
Tommaso Pagliani, all’epoca a capo dell’istituto di ricerca Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro, è accusato di aver disposto l’eliminazione col gas di 750 topolini utilizzati come cavie. La soppressione dei roditori sarebbe stata dettata dai gravi problemi economici in cui versava l’Istituto. Il tribunale di Lanciano, nel corso dell’udienza di ieri, ha ammesso la Animalisti Italiani tra le parti civili: per il presidente dell’associazione Walter Caporale si tratta di una conquista significativa.
“Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione del giudice nell’ambito del primo processo in Italia ad un vivisettore. Pagliani ha violato l’articolo 544 bis del Codice penale che recita “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.
Era stata proprio Animalisti Italiani Onlus a denunciare il fatto, seguita poi da altre associazioni animaliste.
“Quando venni a sapere delle intenzioni del Mario Negri Sud – racconta Caporale – scrissi immediatamente al direttore del Centro comunicandogli la disponibilità immediata dell’associazione Animalisti Italiani Onlus a farsi carico della salvezza delle cavie e del loro trasferimento, per evitarne l’uccisione. All’epoca ero anche Consigliere Regionale abruzzese e avevo il diritto e l’autorità di entrare nell’Istituto per verificare le condizioni degli animali e degli stabulari. Per anni la Regione ha finanziato i torturatori di animali, sempre pronti a pubblicare dossier sui fantomatici risultati delle loro fondamentali ricerche sugli animali”.