Bussi, per Goio ancora sei mesi per bandire la gara relativa ai lavori di bonifica del sito industriale. Definirlo ultimatum forse è eccessivo, ma di certo è una data di scadenza per il commissario Adriano Goio. L’implicito invito all’azione arriva dal deputato abruzzese del Pd Antonio Castricone.
C’era un tempo in cui alle donne di servizio che svolgevano faccende di pulizia domestica si potevano dare gli otto giorni; oggi (per fortuna) le regole sono diverse e soprattutto esistono. Tuttavia – ancorché elastico – ha tutta l’aria di un preavviso quello indirettamente recapitato al commissario del bacino Aterno-Pescara, incaricato della bonifica del sito industriale ex Montedison di Bussi (quello della megadiscarica scoperta nel lontano 2007). Il deputato del Pd Antonio Castricone, nella tarda serata di ieri, ha diffuso un comunicato che sembra andare in questa direzione:
“In commissione Bilancio, che sta esaminando la legge di Stabilità, arriva l’emendamento che prevede la fine della gestione commissariale per il SIN (sito di interesse nazionale) di Bussi sul Tirino. Ho, di mio pugno, riformulato l’emendamento posticipando il termine della gestione commissariale dal 1°gennaio al 30 giugno 2016. In questi ulteriori sei mesi il commissario Adriano Goio dovrà necessariamente bandire la gara per i lavori di bonifica; credo che, se realmente si vuole affrontare e risolvere questo problema, sia un termine più che sufficiente. L’obiettivo è raggiunto! Daremo un’accelerazione al processo di bonifica e reindustrializzazione di Bussi e non mi pare affatto scandaloso che si sia dato un termine ad una gestione commissariale che, prima di questo emendamento, per come erano scritte le norme, era di fatto a vita”.
Castricone, nel ringraziare gli altri deputati che hanno firmato l’emendamento, auspica la cessazione dell’immobilismo e si augura, se alla fine dei sei mesi non sarà cambiato nulla, che chi organizza “proteste strumentali e faziose” ne promuova altre indirizzate ai responsabili.
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