Torna in carcere Dante Di Silvestre, accusato dell’omicidio volontario di Paolo Cialini, avvenuto a Giulianova al culmine di una lite stradale.
La condanna per omicidio volontario a una pena di 12 anni 2 mesi e 20 giorni è stata confermata anche dalla Corte d’appello di L’Aquila. Paolo Cialini, tecnico informatico, era stato ucciso dal caldaista di Mosciano Sant’Angelo, Dante Di Silvestr al culmine di un diverbio, avvenuto in strada a Giulianova.
Dopo il respingimento da parte della Cassazione del ricorso dei legali di Di Silvestre, ieri pomeriggio il caldaista 61enne è tornato nel carcere di Castrogno per scontare la pena definitiva per omicidio volontario.
I fatti risalgono al giugno del 2016. La lite tra Di Silvestre e Cialini scoppiò per motivi stradali. Al culmine del diverbio il caldaista colpì Cialini con un fendente davanti alla figlia della vittima, una bimba di 6 anni che, rimasta in macchina, assistette inerme all’omicidio del padre.