Vasto, consigliere espulso scrive a Matteo Salvini e minaccia gesti plateali. La questione primarie sì-primarie no agita le acque politiche del centrodestra vastese.
Dopo l’esclusione dal movimento Noi con Salvini del consigliere comunale Davide D’Alessandro, reo di aver condiviso la scelta delle primarie e sottoscritto il relativo regolamento, lo stesso espulso ha inviato una lettera aperta al leader della Lega nord Matteo Salvini.L’appello diretto al nume tutelare del movimento arriva dopo che la scelta di D’Alessandro era stata definita “inaccettabile” dal responsabile regionale di Noi con Salvini, Paolo Arrigoni.
“Il consigliere D’Alessandro – aveva scritto nella nota Arrigoni – è da ritenersi escluso dal movimento ed è invitato a non esprimersi in nome dello stesso in alcun modo. Non ci sono le condizioni politiche affinché “Noi con Salvini” partecipi alle primarie per la scelta del candidato sindaco, ma non significa che il movimento si dissoci dal centrodestra”.
Per tutta risposta, il consigliere D’Alessandro ha scritto una lettera aperta a Salvini. Di seguito le parti principali del testo firmato da Davide D’Alessandro:
Caro Matteo,
ti scrivo dalla terra d’Abruzzo dove, da pochi giorni, il Movimento “Noi con Salvini” ha compiuto un anno di vita. Fino al 18 novembre scorso, con il coordinatore regionale Simone Angelosante abbiamo condiviso tutte le tue battaglie, messo le radici in tanti angoli del territorio, partecipato ai raduni di Pontida e di Bologna, fatto i gazebo, i sit-in, raccolto firme, affisso manifesti, sventolato bandiere, iniziato il tesseramento. A giugno ho avuto persino l’onore di essere nominato, a Vasto, primo Coordinatore cittadino della Regione. Ma dal 19 novembre è cambiato tutto. Hai inviato un fiduciario senza mai spiegarci perché e mai scelta fu tanto nefasta. Si è presentato per ascoltare e, in realtà, dopo aver sospeso tutte le cariche politiche, sta dettando la linea e operando esclusioni. La prima è toccata a me, reo di aver sposato le Primarie del centrodestra e di alcuni Movimenti civici che vogliono mandare a casa la sinistra dopo dieci anni di incontrastato potere. È stato come aver messo insieme d’incanto la foto di Bologna (tu, Berlusconi e Meloni finalmente insieme) ma al fiduciario non è andata bene. Se vuoi prendere i voti fino a Trapani, devi avere rispetto per tutte le regioni, a cominciare dall’Abruzzo. Non puoi parlare di Lega dei popoli, di autonomia, di federalismo, e mandare un fiduciario. In Abruzzo abbiamo energie e intelligenze politiche da vendere. Ti invito, dunque, a richiamare in Lombardia il tuo fiduciario e a restituire “Noi con Salvini Abruzzo” agli abruzzesi. Dopo le feste, se il fiduciario di Calolziocorte sarà ancora tra noi, sarò costretto a indire una conferenza stampa, magari a Pescara, e a tagliare la mia tessera per lanciarla in acqua, un po’ come il rito dell’ampolla sul Po. Ognuno a casa sua, per usare un tuo felice slogan. Vi vogliamo aiutare a casa vostra. A casa nostra vogliamo pensarci noi. Ti aspetto a Vasto dove, a giugno, abbiamo la possibilità di vincere le elezioni. Vuoi vincerle anche tu? O vuoi vincerle soltanto a Calolziocorte?