Riaprirà probabilmente giovedì 7 gennaio l’albergo di Campo Imperatore.
Famoso per essere stato la prigione di Benito Mussolini e chiuso da ieri in seguito a un principio di incendio che si è sprigionato da un bollitore lasciato acceso sui fornelli. Un episodio che aveva allarmato, due notti fa, non solo i 55 ospiti dell’albergo, fatti evacuare e ospitati nelle strutture ricettive a valle, ma anche i tecnici e i gestori dell’hotel, da poco tempo passato a nuova gestione dopo quella affidata al ristoratore aquilano Paolo Pecilli e alla sua società “Orgoglio Aquilano”.
Questa mattina si è temuto che potesse essere posto sotto sequestro, ma così non è stato. Dunque albergo semplicemente chiuso per permettere i sopralluoghi e la pulizia della cucina, mentre tutto il resto della struttura resta agibile, come spiega il responsabile del Centro turistico del Gran Sasso, Fulvio Giuliani.
“Puntiamo a riaprire nel giro di un paio di giorni – spiega Guliani”.
Si tratta ora di ripulire la cucina, che non è stata danneggiata, in quanto le fiamme sono state spente con un estintore a polvere. Intanto sono in corso di elaborazione i progetti per il rifacimento della facciata esterna dello storico e suggestivo hotel, e per il recupero della parte interna che sarà ammodernata. Lavori che miglioreranno l’offerta dell’albergo.
I progetti dovrebbero essere pronti a breve, poi, si darà il via alle gare di appalto per l’affidamento della ristrutturazione anche se gli importi sono contenuti. Altri progetti sono quelli in via di definizione per il recupero dell’Ostello di Campo Imperatore, a pochi metri dall’albergo di Mussolini, una struttura da tre anni chiusa e abbandonata, dove si dovranno sostituire anche gli impianti termici. In previsione già dalla prossima primavera, invece, un’area del parcheggio sarà destinata ai camper.
Intanto oggi impianti di discesa chiusi a causa della nebbia.