Una galleria lunga 12 chilometri e mezzo nel sottosuolo aquilano solo nel primo stralcio da oltre 30 milioni di euro, un mega cantiere, nel complesso, da 80 milioni, che sarà in grado di garantire all’intero centro storico dell’Aquila allacci efficienti all’acqua, alle telecomunicazioni e all’elettricità in un tunnel percorribile e ispezionabile.
Il rifacimento dei sottoservizi aquilani, necessità non più rinviabile con la ricostruzione post-sisma, cambierà il volto del sottosuolo cittadino. Il tunnel attraverso cui ogni singola abitazione verrà raggiunta con tecnologia all’avanguardia e che non è mai stato realizzato in nessun centro storico d’Italia, proietta l’Aquila al livello delle città europee più smart e tecnologiche.
Un argomento al centro di una due giorni di convegni e di approfondimenti tecnici al palazzetto dei Nobili, organizzati dalla Gran Sasso Acqua, ente appaltante dell’opera, al quale hanno partecipato, oltre alle istituzioni locali, anche Liliana Pedicini, direttore responsabile della prestigiosa rivista specialistica Servizi a rete, Alessandra Marono, responsabile dei lavori, Americo Di Benedetto, presidente della Gran sasso acqua, e il coordinatore generale della commessa per l’associazione temporanea di imprese, “Asse centrale”, Gianni Frattale, che è anche presidente provinciale dell’Associazione dei costruttori.
Tutte le reti saranno telecontrollate, il cablaggio percorrerà la città offrendo la fibra veloce, mentre la telelettura renderà la gestione più economica. I lavori del primo stralcio – assicurano i responsabili – “saranno completati in 24 mesi”. E in effetti è stato appena concluso il tratto che riguarda le strade intorno a piazza Duomo, dove il cantiere ha viaggiato al ritmo di 100 metri in 20 giorni. Nella due giorni di approfondimenti si è parlato anche delle polemiche scaturite sulla lentezza dei lavori che, secondo i detrattori, avrebbe ritardato la ricostruzione.
Nella giornata di oggi le imprese appaltatrici del secondo stralcio, affidato in via definitiva lo scorso 15 marzo e ripartito in cinque lotti, hanno spiegato come procederanno i lavori, le tempistiche e le eventuali modifiche date dalle necessità del territorio.