Arriva la cassa integrazione ordinaria per i 14 dipendenti della società ‘Mobilità e parcheggi’, da quasi 10 mesi senza stipendi. Firmato questa mattina un accordo tra sindacati e società di gestione.
A poche settimane dalla revoca del contratto di gestione dei parcheggi di Collemaggio alla società ‘Mobilità e parcheggi’ – che già su questo pronte si prepara ai ricorsi contro il Comune – almeno sul fronte della vertenza sindacale degli ultimi 10 anni arriva una buona notizia per i lavoratori della società aquilana senza stipendio da 9 mesi . È stato Infatti siglato questa mattina un accordo per l’attribuzione della cassa integrazione.
Attorno al tavolo i sindacalisti della Filt-Cgil e Fit-Cisl della provincia dell’Aquila e la società titolare della concessione. La vera incognita è la tempistica con cui questi soldi arriveranno nelle tasche di lavoratori che sono da quasi un anno senza stipendi.
Una piccola speranza per i 14 lavoratori, senza stipendi da quasi 10 mesi, potrebbe arrivare tra qualche giorno con il pagamento di alcuni anticipi di cassa integrazione ordinaria. E’ stato firmato, infatti, ieri mattina nella sede della società M&P, al megaparcheggio di Collemaggio, un accordo che mette nero su bianco l’arrivo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, che non ricevono un euro dal luglio del 2018. Al tavolo di concertazione, oltre al direttore della società Mauro Santilli, anche i sindacalisti della Filt-Cgil dell’Aquila Domenico Fontana (segretario provinciale) e Andrea Tucceri e il segretario provinciale della Fit-Cisl Angelo De Angelis.
Il ricorso alla cig è necessario in quanto la società ‘Mobilità e parcheggi’ vive da 10 anni una situazione di difficoltà economica dovuta, oltre che al sottoutilizzo del megaparcheggio dall’anno del sisma, anche alla mancata riattivazione delle strisce blu nel centro storico (di cui la M&P gestiva la bigliettazione) e dai ritardi nei pagamenti del canone da parte della società regionale Tua, per l’utilizzo del terminalbus.
Questa mattina abbiamo affrontato le difficoltà sia dell’azienda sia dei lavoratori – spiega Fontana – la situazione è molto complicata.
Sullo sfondo di una crisi legata alle conseguenze del sisma, si staglia, infatti, lo scenario ancora pieno d’incognite per i dipendenti della M&P della revoca del contratto di concessione, formalizzato un mese fa dal settore comunale Mobilità e sviluppo. Revoca contro la quale l’impresa farà ricorso; ma intanto i sindacati sono a lavoro per garantire il riassorbimento dell’attuale forza lavoro.
L’accordo prevede il pagamento della cassa integrazione ordinaria per 52 settimane, con la possibilità di chiedere un’ulteriore anno di proroga – spiega De Angelis.