“Fiamme sull’Appennino. Mai più emergenza incendi” è questo il titolo del convegno di questa mattina a Pescara. La giornata di studi fa parte di un’iniziativa interregionale che vede coinvolti Abruzzo e Lazio.
Dopo l’appuntamento svoltosi ieri a Rieti, oggi a Pescara, all’auditorium Petruzzi, il convegno è stato aperto da Giovanni Damiani, già direttore tecnico Agenzia regionale tutela ambiente Abruzzo. Al suo intervento sono seguiti quelli dei vari relatori e la tavola rotonda con le associazioni ambientaliste. A conclusione dei lavori del convegno è stata presentata una Carta per le pratiche virtuose di prevenzione, lotta e interventi post-incendio nelle aree boschive. L’iniziativa è promossa da Cisdam (Centro italiano studi alberi mediterranei), Sirf (Società italiana di restauro forestale), Sism (Società italiana scienze della montagna), Sabina Universitas Rieti, Università degli studi della Tuscia Viterbo e dalle associazioni: Aipin, Ambiente e/è Vita, Archeoclub, Cai-Tam, Collettivo studentesco Pescara, Conalpa, Ecoistituto Abruzzo, Fondazione genti d’Abruzzo, Italia nostra, Legambiente, Le Majellane, Lipu, Marevivo, Mila donnambiente, Pro natura, Scienza under 18, giovani cittadini attivi e Wwf.
Le relazioni illustrate dai partecipanti riguardano diversi temi, tutti inerenti gli incendi boschivi: “Cause, prevenzione e lotta” a cura di Silvano Landi, comandante della Scuola di formazione dell’ex Corpo forestale dello Stato; “Note storiche sui rimboschimenti in Abruzzo” è il titolo dell’intervento dell’etnobotanico e naturalista Aurelio Manzi; “Criteri, tecniche e innovazioni nel panorama scientifico per la ricostituzione dei boschi incendiati” è il tema scelto da Bartolomeo Schirone, dell’Università degli Studi della Tuscia.
I politici, invitati ad ascoltare, non si sono visti.
IL SERVIZIO DEL TG8:
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