Dagli euro trafugati a Ripa teatina a quelli rubati a Miglianico: nel chietino continuano i “prelievi” della banda del bancomat.
Il colpo è stato compiuto la notte scorsa a Miglianico, a metterlo a segno potrebbe essere stata la stessa gang che ha agito la notte prima a Ripa Teatina, sempre ad uno sportello di Ubi banca (ex Carichieti). La tecnica è la stessa: l’apparecchio viene fatto esplodere per poi portare via la cassaforte. Quello di Miglianico è il quarto assalto in pochi giorni, dopo quelli di Poggiofiorito, Colonnella e Ripa Teatina. Dopo avere fatto esplodere il bancomat e avere afferrato il bottino, i malviventi si sono protetti la fuga spargendo chiodi sull’asfalto. Un colpo rapido ed efficiente, evidentemente studiato nei dettagli da quelli che si profilano come veri e propri specialisti del genere. Ad agire sarebbero tre persone, una delle quali rimane nell’automobile a motore acceso e pronta alla fuga, mentre le altre due armeggiano sulla macchinetta per piazzare l’esplosivo che viene calato nella fessura con una sorta di bastone. Il botto è talmente forte da essere avvertito dai residenti della zona. A Miglianico l’allarme è stato dato proprio da un cittadino che, accortosi dei rapinatori in azione, avrebbe anche tirato un vaso di fiori sull’auto in fuga.
Visto che il metodo dello spacca con moto, furgone o camion sta attecchendo, bisognerebbe attivare un dispositivo elettronico che respingesse il mezzo spaccatore con una esplosione e mettesse in funzione un ulteriore dispositivo costituito da sbarre di acciaio, poste al di sotto del pavimento e nell’interno dell’istituto(banca, ufficio,postale, negozio ecc!) come seconda protezione, e scattassero nel caso fossero entrati i malfattori così da imprigionarli! Forse quella mia è una favola alla James Bond!