Per la sua importanza nutrizionale e per il significato simbolico la mela è stata oggetto di una puntata monografica del programma Il lato positivo, realizzata tra Abruzzo e Molise. Ora il prezioso pomo ha anche un museo tutto per sé, proprio nel paese che ha ospitato la nostra troupe: Castel del Giudice.
Il forziere di tutte le mele tipiche dell’Abruzzo e del Molise è a Castel del Giudice, piccolo borgo montano della provincia di Isernia, dove nel “Giardino dei meli antichi” sono custodite circa settanta varietà di mele vintage dell’Alto Sangro che attraversa le due regioni. Si tratta di varietà perlopiù dimenticate, o prodotte in pochissimi esemplari e quindi destinate all’autoconsumo e ai mercati locali. L’iniziativa è di Ermanno D’Andrea, molisano Doc, uno dei maestri italiani della componentistica meccanica di alta precisione. D’Andrea, insieme al pluripremiato sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, ha fatto di questo angolo dell’Alto Molise un modello di successo della Green economy e dell’agricoltura biologica.
Dopo il recupero architettonico di edifici rurali, diventati l’albergo diffuso di Borgotufi, D’Andrea ha costituito la Melise Bio, che produce quattro varietà tipiche di mele destinate al mercato locale, e ha creato il museo-giardino che custodisce il patrimonio di biodiversità delle terre ai piedi del Parco della Majella.
“La diversità biologica e genetica – sottolinea – costituisce una riserva di geni da utilizzare nei programmi di miglioramento e di adattamento colturale ai cambiamenti climatici in atto. L’Alto Molise, per l’integrità di buona parte del suo territorio, è provvisto di un inestimabile patrimonio arboreo, sia spontaneo che coltivato da tempi remoti. Oggi questi monumenti naturali, spesso sopraffatti dalla moda consumistica che omologa le scelte di acquisto, sono ignorati nella dieta umana e rischiano l’estinzione. Il Giardino dei Meli, realizzato dal Comune di Castel del Giudice e dalla società Melise con la consulenza dell’associazione Arca Sannita, ha come obiettivo la conservazione del materiale genetico e la divulgazione e la valorizzazione di ogni uso del frutto, per renderlo al passo con le esigenze di impresa e dei moderni stili alimentari”.
Divulgative sono anche una dozzina di arnie didattiche, limitrofe al museo-giardino dei meli, dove sono stati formati una trentina di giovani aspiranti apicoltori che ora riceveranno sostegno e consigli per l’accesso al credito, così come nella logistica e assistenza tecnica per la produzione di miele. Inoltre, come documentato ne Il lato positivo, ha debuttato “Malto Lento “, la birra agricola dell’Alto Molise con parte del luppolo autoprodotto e utilizzo di malto esclusivamente Made In Molise.
Qui il link della puntata di #ilp dedicata alla mela: