L’assessore alle Attività Produttive e Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, replica così alle critiche della consigliera Marcozzi (M5S) sulla convenzione che ha portato il Napoli Calcio in ritiro a Castel di Sangro.
Secondo Febbo, la Marcozzi, nell’annunciare l’esposto sulla vicenda, ha mostrato immaturità politica e amministrativa. Qui di seguito il lungo e articolato testo contenente la replica dell’assessore:
“La consigliera Marcozzi continua a dimostrare la sua troppa superficialità e poca preparazione nell’affrontare temi ed argomenti importanti, come la convenzione sottoscritta tra Regione Abruzzo e Napoli Calcio. Quindi la distratta pentastellata, oltre a dimostrare la sua incapacità amministrativa, continua solo a danneggiare l’immagina turistica dell’intero Abruzzo e in modo particolare il settore turistico del comprensorio dell’Alto Sangro.
“Non è assolutamente vero che sono state utilizzate le risorse del micro credito o i fondi destinate alle imprese abruzzesi, non è assolutamente vero che sono state violate norme procedurali, come non è assolutamente vero che vi sia una mancata copertura pluriennale della spesa. Innanzitutto la procedura d’urgenza utilizzata è ovviamente legata all’emergenza Covid-19, per la quale la Giunta regionale ha applicato l’articolo 109 del D. Lgs 18/2020 con il fine di adottare una variazione di bilancio con l’Organo esecutivo con i poteri del Consiglio regionale, è insita nel fatto che, come già noto dalle relazioni dell’ENIT (Ente Nazionale Italiano Turismo) e delle agenzie del ramo, il turismo è stato il settore economico maggiormente colpito dalla crisi Covid-19. Inoltre la convenzione con il Napoli Calcio è stata sottoscritta nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 50/2016, di approvazione del Codice dei Contratti Pubblici dove l’art. 63, prevede, al comma 2, lett. b), la possibilità di affidamento possa essere realizzato unicamente a beneficio di un operatore economico determinato. La Marcozzi – continua Febbo – se avesse letto bene o richiesto gli atti avrebbe anche scoperto come i fondi utilizzati dalla Regione Abruzzo sono riferite alle rinvenienze del microcredito FSE Abruzzo 2007/2013. Nello specifico, come riportato nella DGR n. 314/2017, a seguito delle revoche effettuate nel corso della gestione del Microcredito FSE, nonché degli importi restituiti da Abruzzo Sviluppo sulle spese di gestione rendicontate, sono state recuperate risorse pari ad euro 4.846.388,08.
Tali risorse, anticipate con fondi regionali e non ammissibili a rimborso FSE, sono rientrate nella disponibilità della Regione Abruzzo per azioni non ricomprese nell’art. 78 (paragrafo 7) del Regolamento n. 1083/2006 e, quindi, non soggette a vincoli di utilizzo.Ulteriormente, considerando che come da Convenzione la SSCN ha diritto di recedere entro il 31 maggio di ciascun anno e poiché la volontà della SSCN è stata per il momento quella di usufruire del ritiro estivo per la sola stagione calcistica 2020/2021, è lapalissiano che l’ammontare del vigente accordo per l’anno 2020/2021 ammonti a euro 1 milione (più IVA), poiché non è possibile prevedere oggi quello che verrà deciso per le future stagioni calcistiche dalla SSCN. Occorre tener conto che con la sottoscrizione della Convenzione in questione, la SSCN si è impegnata a mantenere nel tempo e quindi per sei anni più sei, le vantaggiose condizioni contrattuali odierne, nonostante la prelazione contrattuale nella scelta del ritiro estivo della squadra, senza nessun obbligo di doverne usufruire ogni anno. Pertanto, le poste certe contabili hanno riguardato, inizialmente, soltanto la stagione calcistica del primo anno e cioè a copertura dall’agosto 2020 al giugno 2021, ma vista la volontà, espressa dal Presidente De Laurentis, di venire in ritiro estivo anche per le prossime stagioni, si è avuta la necessità di apportare ulteriore modifica al bilancio per la copertura dei corrispettivi anche per gli anni successivi fino al 2025. Tant’è che l’8 ottobre scorso la Giunta ha approvato con DGR 611/C la “variazione di bilancio ex art. 51 , D.Lgs. 118/2011 per interventi finalizzati alla ripresa post Covid19 delle attività produttive e turistiche del territorio”, alimentando così le somme destinate alla SSCN per il biennio economico 2022/2023 e il triennio 2023/2025. Pertanto gli stessi miei uffici hanno fornito tutta la documentazione necessaria al collegio dei Revisori per accertare che non esistono vizi amministrativi di nessuna forma.
La verità – conclude Febbo – è ben lontana da quella raccontata dal consigliere Marcozzi, poiché la partnership istituzionale con il Napoli Calcio ha avuto importanti ricadute produttive e turistiche sul territorio regionale e su tutto il comprensorio di Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo e aree limitrofe, con l’affluenza di numerosi turisti. Peraltro siamo stati per oltre un mese su tutti i media nazionali ed internazionali e questo per chi nella vita conosce le dinamiche commerciali e promozionali ha un prezzo, purtroppo chi nella vita non produce ha difficoltà a capire. Infatti attraverso il piano marketing si è delineata un’occasione unica e irripetibile per destagionalizzare i flussi turistici, alimentando il movimento anche nel periodo estivo, creando una continuità di investimenti e indotti sul territorio dell’Alto Sangro di indubbio valore per un lungo periodo in considerazione del fatto che l’Alto Sangro è sede del bacino sciistico più importante dell’Appennino”.