Seguendo la tradizione instaurata nel 1208 da papa Innocenzo III, il 19 gennaio 2020 si rinnoverà a Manoppello l’antico rito Omnis Terra: la processione con il Volto Santo, da molti studiosi considerato come il velo che riporta il viso di Cristo.
Il rito del 1208 vede la Veronica portata in processione la domenica successiva all’Epifania, dalla Basilica di San Pietro al vicino ospedale di Santo Spirito in Sassia, che ospitava pellegrini e malati.
La celebrazione di Manoppello, che avrà inizio alle ore 11, sarà presieduta dal cardinale svizzero Kurt Koch, che ricopre gli incarichi di presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e della Commissione per le Relazioni Religiose con gli Ebrei.
Al termine della messa seguirà una processione con il Volto Santo all’interno della chiesa e poi la benedizione rivolta al mondo dal sagrato antistante la Basilica.
Si ritiene che il Volto Santo conservato nell’omonima basilica, a Manoppello, sia una raffigurazione del volto di Gesù Cristo. Si tratta di un velo impalpabile che ritrae l’immagine di un volto, un viso maschile con i capelli lunghi e la barba divisa a bande, da alcuni ritenuto corrispondente a viso di Cristo. Diversi studiosi, tra coloro che hanno effettuato indagini sul telo, hanno affermato che le dimensioni del volto presente sulla Sindone di Torino siano le stesse del Volto Santo di Manoppello. Risulterebbe inoltre che il volto della Sindone di Torino e quello che appare nel Velo di Manoppello sarebbero sovrapponibili, con l’unica differenza che nella reliquia di Manoppello la bocca e gli occhi sono aperti.
“Il rito Omnis Terra – si legge nelle note informative – è stato riscoperto nell’anno 2016, in concomitanza con il Giubileo Straordinario indetto da papa Francesco l’11 aprile 2015 con la bolla Misericordiae Vultus, con un pellegrinaggio da Manoppello a Roma, seguito dai cappuccini, il coro della Basilica e numerosi fedeli, portando una replica del Volto Santo, racchiusa in un antico ostensorio d’argento. Il 16 gennaio 2016, dopo un passaggio in San Pietro, la processione è proseguita per la basilica di Santo Spirito in Sassia, dove poi l’immagine del Volto Santo è stata esposta alla venerazione dei fedeli anche il giorno successivo.
Nel corso della messa celebrata dall’Arcivescovo Mons. Georg Genswein – insieme a p. Carmine Cucinelli, rettore del Santuario di Manoppello e altri religiosi – l’ex segretario di papa Benedetto XVI si espresse con chiarezza che il Volto Santo fosse da identificare con la Veronica, portata in processione da Innocenzo III e scomparsa durante il Sacco di Roma.
Dall’anno 2017 il rito di Omnis Terra è ricordato nella Basilica del Volto Santo a Manoppello.
La presenza del cardinale Kurt Koch segue quella del cardinale Gerhard Ludwig Müller che celebrò – nel gennaio 2019 – insieme all’arcivescovo della Diocesi di San Francisco (Usa) Salvatore J. Cordileone e all’arcivescovo della Diocesi Chieti Vasto, mons. Bruno Forte. Nell’occasione il cardinale sostenne ‘l’importanza di ricercare le tracce storiche di Gesù permesso dall’incontro con il suo volto impresso nel sudario di Manoppello posto sul suo capo’.
Per tornare alla celebrazione di domenica prossima, si sottolinea che il cardinale Koch è già stato una prima volta a Manoppello nell’anno 2014, per poi ritornare a presiedere, il 16 settembre, la delegazione cattolica presente a Manoppello per la divina liturgia celebrata dai rappresentanti di 14 chiese ortodosse, che si riconoscevano nel Volto Santo, quale valore unificante di riferimento per i cristiani di tutto il mondo.
È prevedibile che il cardinale si ponga in continuità con quanti identificano il Volto Santo nella Veronica, uniformandosi al risultato degli studi avviati da p. Heinrich Pfeiffer, già docente di arte cristiana presso l’Università Gregoriana di Roma, implicitamente confermati da papa Benedetto XVI con la sua visita a Manoppello il primo settembre 2006.
Nell’occasione sarà presente anche mons. Americo Ciani, canonico di San Pietro, che è tra quanti riconoscono la Veronica nel Volto Santo”.