In Commissione Salute della Conferenza delle Regioni gli emendamenti al Decreto Rilancio dopo il Covid: ok alla proposta dei Servizi Trasfusionali coordinati dalla Regione Abruzzo.
La proposta di emendamento elaborata dall’Area Servizi Trasfusionali punta a garantire la sostenibilità dell’autosufficienza nazionale e regionale di sangue durante l’emergenza sanitaria del Coronavirus.
“Questo emendamento – chiarisce l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì – prevede la definizione di specifiche azioni organizzative che le Regioni e le Province autonome dovranno adottare nell’ambito dei piani di riorganizzazione della rete ospedaliera e dei programmi operativi richiamati dal Decreto Rilancio. Le azioni riguarderanno in particolare il rafforzamento delle filiere produttive regionali e interregionali di sangue, emocomponenti e medicinali plasmaderivati, delle attività di medicina trasfusionale in ospedale e sul territorio e di attività assistenziali innovative, come la terapia con il plasma iperimmune e in prospettiva con immunoglobuline specifiche anti Sars CoV-2”.
Un progetto, condiviso da tutte le Regioni, nato dalla necessità di programmare tempestivamente interventi strutturali a sostegno del Sistema trasfusionale nazionale.
“Così da evitare – spiega Pasquale Colamartino, coordinatore tecnico dell’Area servizi trasfusionali della Commissione salute e direttore del Centro regionale Sangue – che in caso di una nuova ondata di contagi, si determini un possibile scenario critico di squilibrio tra produzione e consumi di sangue ed emocomponenti, considerato anche che le misure di distanziamento sociale e la limitata produttività oraria rallentano in maniera significativa l’accesso dei donatori nei Centri di raccolta sangue. Per questa ragione è necessario che le Regioni e le Province autonome, nell’ambito dei Piani di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, prevedano adeguate misure organizzative e investimenti finalizzati”.
Le azioni si concentreranno in particolare sul rafforzare l’organizzazione dedicata alla chiamata e alla gestione programmata degli accessi dei donatori; garantire l’ampliamento delle fasce orarie e delle giornate di lavoro dedicate alla raccolta ed alle successive fasi di trasporto, lavorazione, qualificazione biologica e stoccaggio del sangue e degli emocomponenti; rafforzare le attività di Medicina trasfusionale sul territorio per la gestione delle terapie trasfusionali a domicilio, nei presidi territoriali di assistenza o nelle residenze sanitarie assistite.
“La decisione assunta della Commissione Salute – conclude l’assessore Verì – rappresenta per il Sistema Trasfusionale una importante opportunità di crescita e un segnale di attenzione per la sostenibilità dell’autosufficienza nazionale. Naturalmente adesso la parola definitiva spetta al Governo e al Parlamento, con l’impegno che le Regioni assumeranno ogni possibile iniziativa affinché anche in queste sedi istituzionali la proposta di emendamento trovi condivisione”.