Secondo la nuova analisi dello Iac Cnr sull’andamento dei ricoveri dei pazienti Covid nelle terapie intensive, in Abruzzo la crescita è esponenziale. L’Iss: “Rimanete a casa il più possibile”.
L’analisi viene condotta periodicamente dal matematico Giovanni Sebastiani dello Iac Cnr, l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).
L’Abruzzo è la regione nella quale i ricoveri nelle unità di terapia intensiva stanno registrando una crescita esponenziale, mentre in Umbria si osserva una frenata rispetto ai giorni scorsi. La crescita è invece lineare nella provincia autonoma di Bolzano e in un gruppo di regioni del Centro Sud.
In particolare, secondo l’esperto
“Il numero di pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva cresce in modo lineare nella provincia di Bolzano, con aumento a settimana pari a circa 7 pazienti per milione di abitanti. Lo stesso tipo di crescita si rileva anche per Marche, Molise, Toscana e Basilicata, rispettivamente con aumenti pari a circa 2.6, 2.7, 5.4 e 6.0 pazienti per milione di abitanti. L’aumento rapportato alla popolazione è massimo per l’Umbria, dove però fortunatamente negli ultimi giorni si osserva una frenata della crescita. La crescita è purtroppo esponenziale per l’Abruzzo, per questo sarebbe utile adottare misure di contenimento simili a quelle che, in Umbria, sembrano sortire effetti positivi”.
Al momento i ricoverati in terapia intensiva sono 73, una settimana fa erano 53. Il tasso di occupazione dei posti letto arriva al 38,6%, a fronte della soglia di allarme fissata al 30%. In area medica ci sono 546 pazienti (-6 rispetto a ieri). In questo caso il tasso di occupazione è del 36,6%. Al momento è ricoverato il 5% degli attualmente positivi; del totale degli ospedalizzati, l’11,79% – percentuale in crescita negli ultimi giorni – è in terapia intensiva.
Intanto inizia a circolare la bozza dell’Istituto superiore di sanità con gli elementi che contribuiscono alla valutazione settimanale della cabina di regia, il cui responso è atteso ad ore. Dopo il concreto rischio per l’Abruzzo di finire interamente in zona rossa, negli ultimi dell’indice Rt ha restituito un po’ di fiducia al presidente Marsilio, secondo il quale la regione potrebbe rimanere in zona arancione (eccetto le due provincia in rosso, Pescara e Chieti, che resterebbero tali).
Nella bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute viene anche ribadita la necessità di misure drastiche, come il restare a casa il più possibile:
“È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.
Diffusi anche gli indici Rt delle regioni e delle province autonome italiane (quello dell’Abruzzo, a 1.17, era stato anticipato ieri dal presidente Marsilio):
Sono 10 le Regioni e le Province autonome che hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui 9 (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Toscana e Umbria) anche nel limite inferiore, compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. È quanto risulta dal monitoraggio settimanale dell’Iss e del ministero della Salute sull’andamento della pandemia Covid-19. Ecco il quadro regione per regione degli Rt puntuali come indicato nell’ultimo monitoraggio (rapporto n.40) Iss-ministero della Salute (dati al 17 febbraio 2021 relativi alla settimana 8-14 febbraio): REGIONE RT PUNTUALE Abruzzo 1.17 Basilicata 1.03 Calabria 0.76 Campania 1.16 E-R 1.06 FVG 0.8 Lazio 0.95 Liguria 1.08 Lombardia 0.95 Marche 0.91 Molise 1.4 Piemonte 0.96 PA Bolzano 1.16 PA Trento 1.23 Puglia 1 Sardegna 0.77 Sicilia 0.73 Toscana 1.2 Umbria 1.17 Valle d’Aosta 0.92 Veneto 0.81.