In Abruzzo l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, insegue il sogno di un termoscanner in ogni scuola e auspica il test per i ragazzi disabili che hanno difficoltà ad indossare la mascherina.
Di questi argomenti si è parlato ieri nel tavolo regionale per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 in Abruzzo.
“La misurazione famigliare della temperatura non basta, – ha detto al Tg8 l’assessore regionale Nicoletta Verì – ho suggerito di dotare di termoscanner ogni istituto scolastico, ma al momento ho ricevuto risposte negative. Io invece sono convinta che servirebbe molto, anche per facilitare l’ingresso a scuola: ragazzi docenti e personale scolastico entrerebbero passando uno alla volta sotto al termoscanner, quindi ci sarebbe maggiore garanzia di controllo. Non si tratta di una spesa enorme – siamo intorno ai mille euro, o anche di meno – ma le scuole non possono sostenerla. Continuerò a pensare a soluzioni alternative, magari invitando l’imprenditoria privata a farsene carico, o a piccole autotassazioni delle famiglie. Un’altra cosa che vorrei portare a termine è l’estensione del test sierologico anche gli studenti che non possono o non riescono a tenere indosso la mascherina, in particolare i disabili più gravi”.
E sul termoscanner a scuola si è pronunciato oggi, su La7, anche il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri:
“I primi che possono conoscere lo stato di salute dei figli sono i loro genitori, a volte basta anche un bacio in fronte. Ma un termoscanner all’entrata della scuola sarebbe un ausilio in più, per la massima precauzione”.
Ricordiamo che al momento, in base al documento messo a punto dagli esperti, la temperatura dovrà esser presa a casa dai genitori.
Il Servizio del Tg8:
Il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Antonella Tozza ha inviato una Circolare a tutti i dirigenti scolastici sulle modalità riguardanti i test sierologici mentre i Sindacati tornano chiedere ulteriori interventi alla Regione in vista della riapertura delle scuole.