La Corte di Appello dell’Aquila ha respinto la richiesta di risarcimento avanzata dall’ex ministro leghista Luca Zaia nei confronti della deputata aquilana del Pd Stefania Pezzopane, all’epoca dei fatti presidente della Provincia dell’Aquila.
La vicenda giudiziaria è nata nel post terremoto 2009, quando l’attuale governatore del veneto Luca Zaia, allora ministro dell’agricoltura, querelò la Pezzopane per le parole pronunciate durante la trasmissione Chiambretti night, in onda su Italia1. La Pezzopane aveva definito visita “lampo” quella del ministro ad Onna, frazione del comune dell’Aquila, uno dei simboli del terremoto del 2009. Zaia presentò querela chiedendo un risarcimento di 440.000 euro da destinare ai terremotati, quantificando i danni in relazione agli ascolti Auditel della trasmissione, un euro per ogni spettatore. I giudici hanno confermato il verdetto di primo grado di cinque anni fa, respingendo il risarcimento e condannando Zaia alle spese legali. A Pezzopane è stato riconosciuto di aver stigmatizzato un fatto vero.
“Non mi è piaciuto un ministro che è arrivato con l’elicottero – disse Pezzopane a Piero Chiambretti – ha fatto un’intervista e poco dopo l’ha ripreso e se n’è andato. Insomma, poteva almeno dare una guardatina. Era il ministro Zaia, eravamo a Onna. L’ho visto proiettarsi verso una telecamera e poi riandarsene. Questo mi ha ferito molto perché vicino c’era tanto dolore”.
Così invece la parlamentare del Pd Stefania Pezzopane ha commentato la nuova sentenza:
“È stata per me una persecuzione durata 10 anni. Una causa che non trovava mai la parola fine. Ora, finalmente, la vicenda si è chiusa e sono felice e serena. Ringrazio la giustizia che ha accertato la verità dei fatti. La richiesta di risarcimento di Zaia è stata respinta: anzi, sarà l’ex ministro che dovrà risarcire le spese giudiziarie. All’epoca ero presidente della Provincia e terremotata io stessa, fui critica in riferimento alla visita del ministro ai terremotati di Onna. Fui però sostenuta dai cittadini che commentarono anche loro negativamente avendo, come me, visto il ministro rilasciare dichiarazioni e allontanarsi senza dare solidarietà alla popolazione ricoverata nella tendopoli. Sono stata assistita dall’avvocato Piermichele De Matteis e mi hanno riconosciuto di aver criticato un fatto vero: che fu data priorità ad altre cose rispetto alla visita nella tendopoli e alla solidarietà alle persone sofferenti. Il leghista Zaia la settimana successiva intervenne via telefono alla trasmissione di Chiambretti ed ebbe modo di riferire pubblicamente la sua versione dei fatti. Ma nonostante questo si è accanito per 10 anni contro di me. Ora si chiude questa assurda vicenda”.