La cosiddetta micromobilità, recentemente regolamentata, è già sbarcata in diverse città italiane. Tra quelle che stanno per accogliere monopattini e affini c’è anche Pescara, che dal 2020 aderirà alla sperimentazione nazionale.
Annunciata come la svolta green della mobilità italiana, la rivoluzione del monopattino tra poco riguarderà anche Pescara. Finora sono più che altro mosche bianche, ma presto monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel circoleranno anche (e solo) sulle piste ciclabili cittadine e sui tracciati dedicati, purché si osservino scrupolosamente le regole stabilite.
La sperimentazione, già avviata a Milano, Torino, Rimini e tante altre città grandi e piccole, permetterà la circolazione di questi mezzi non previsti dal Codice e dunque fino ad oggi vietati. Il decreto stabilisce che monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su alcune aree, tutelando la sicurezza di tutti. La sperimentazione potrà durare minimo un anno e massimo due anni. La circolazione di monowheel e hoverboard è ammessa solo nelle aree pedonali e a velocità inferiore a 6 km/h. Nelle aree pedonali potranno circolare anche i segway e i monopattini, ma sempre entro i 6 km/h. Segway e monopattini saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e zone 30 e strade con limite di velocità di 30 km/h, a velocità non superiore a 20 km/h. Tutti i mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti di velocità previsti. I Comuni aderenti possono accogliere le regole e/o adeguarle alle proprie specificità. L’adesione di Pescara è stata comunicata oggi a Pescara dall’assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici Luigi Albore Mascia, in risposta ad una specifica domanda di Rete8.
L’incontro con i giornalisti aveva per tema: “Cosa è stato fatto dal momento dell’insediamento, 150 giorni, e quali sono i progetti futuri per una nuova città pensati dall’assessorato alla Mobilità e ai Lavori pubblici?”. A queste domande ha risposto oggi Luigi Albore Mascia nell’incontro con giornalisti.