Secondo il perito Mauro Sanna l’area di via Raiale a Pescara, nella quale sorgono gli stabilimenti del gruppo Di Properzio, è ancora contaminata.
“Sulla base dei rapporti di prova del gennaio 2019, che dalla documentazione esaminata costituiscono le ultime analisi delle acque sotterranee svolte dal Gestore, il fenomeno di contaminazione è tuttora in essere”.
Lo scrive il perito Mauro Sanna nella relazione illustrata davanti al gip del tribunale di Pescara, durante l’incidente probatorio richiesto dal pm Salvatore Campochiaro, in riferimento all’inchiesta dei Carabinieri Forestali sulla contaminazione dell’area di via Raiale a Pescara nella quale sorgono gli stabilimenti del gruppo Di Properzio. Per questa vicenda sono indagati, con le accuse di inquinamento ambientale e gestione illecita dei rifiuti, Sabatino e Lorenzo Di Properzio, amministratore delegato e presidente del Cda della società Abruzzo Costiero Srl, e Giovanna Brandelli, l’ingegnere ambientale che il 24 febbraio del 2017 redasse il Piano di caratterizzazione della zona.
Nelle acque sotterranee, nell’area del sito, è stata riscontrata la presenza di sostanze inquinanti metalli, “in concentrazione superiore – mette in luce perito – alle soglie fissate dal testo unico in materia ambientale”.
Quanto alla situazione del sottosuolo, nel 2007 “fu riscontrata una contaminazione da idrocarburi pesanti nel terreno” che a giudizio del perito avrebbe dovuto indurre la società ad avviare la procedura per la bonifica del terreno.