Gli Stati generali della montagna, in corso a Roccaraso, chiudono i battenti oggi con la presenza di un altro esponente del Governo: Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
A partire dalle 10 si susseguono gli appuntamenti sui temi connessi alla montagna e alle aree interne. Nella sala consiliare del Comune portano la loro testimonianza i sindaci abruzzesi Catiuscia Cacciatore di Arsita, Giovanni Mastrogiovanni di Scanno, Domenico Vespa di
Villa Celiera e Claudia Fiore di Roccaspinalveti. La parola passa poi al ministro Provenzano e a Massimo Castelli, coordinatore piccoli Comuni Anci, e a Marco Bussone, presidente Uncem, Luigi Bertschy, assessore Regione Valle d’Aosta, Luca Spada, presidente Eolo, Antonio Nicoletti, responsabile aree protette Legambiente, Luigi Gubitosi, amministratore delegato e direttore generale Tim, e Fabio Renzi segretario generale Symbola Fondazione per le Qualità Italiane. La conclusione dei lavori è affidata al ministro Francesco Boccia.
Ieri la due giorni di Roccaraso è stata inaugurata dallo stesso Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, e dalla ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano.
La giornata si era chiusa con i tavoli di lavoro su digitalizzazione, sostenibilità e green economy. Per il Ministero Boccia si è trattato di “un confronto serrato con alcuni dei protagonisti della vita istituzionale e sociale della montagna italiana, con chi la montagna la vive ogni giorno”.
Nel corso dei lavori la ministra dell’innovazione Pisano e l’Uncem hanno firmato un protocollo sulla digitalizzazione delle aree montane. Presenti anche i rettori delle università di Abruzzo e Molise, i rappresentanti delle imprese e delle istituzioni, a partire dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, e dal commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini.
Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, e il consigliere del governo per la montagna, Enrico Borghi, il presidente del comitato Fondi comuni confinanti, Roger De Menech hanno messo nero su bianco esigenze e priorità.
“Stiamo cercando – ha aggiunto la ministra Pisano – di dare impulso alla fibra nei nostri territori, non è un progetto facile, è un progetto ambizioso che va portato avanti. Con il Covid abbiamo visto che se c’erano delle aree dove non c’era connettività c’erano dei bambini che non potevano studiare e persone che non potevano lavorare e questo lo Stato non lo può permettere. Su 7 mila comuni ci stiamo occupando della banda larga di cui 3 mila circa sono montani in quelle aree ‘bianche’ dove non arriva la banda ultralarga, aree a fallimento di mercato, dove è giusto che lo Stato investa in queste aree”.
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