Turismo in Abruzzo, l’azione di rilancio deve ripartire dall’area vestina secondo il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli. Il sostegno del Governo arriva dal sottosegretario Dorina Bianchi.
La nuova immagine dell’Abruzzo turistico deve ripartire dal comprensorio vestino, una delle aree più colpite dalle recente emergenze legate al maltempo e al terremoto.
L’economia turistica è in ginocchio sia qui che in altre zone della regione, per questo è urgente pianificare azioni che tornino ad attrarre turisti e viaggiatori. Per parlare di rinascita e di misure di rilancio è arrivato a Penne il sottosegretario al Turismo, Dorina Bianchi, accompagnata dal vicepresidente Giovanni Lolli, da poco investito anche dalle delega al settore. Alla riunione era presenta anche il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli. Nel corso dell’incontro sono stati ascoltati gli operatori turistici della zona i quali hanno sottolineato le difficoltà di una fase estremamente preoccupante per il futuro dell’economia regionale.
“La situazione dell’Abruzzo è drammatica – ha detto Lolli -. Dopo i fatti di gennaio dobbiamo avviare un percorso di rivitalizzazione dell’immagine turistica della regione che richiede tempo e la collaborazione di tutti. Il primo problema da risolvere è lo spopolamento delle aree colpite dal terremoto e dal maltempo. Negli ultimi due mesi, in tutto l’Abruzzo, abbiamo registrato dati agghiaccianti: interi paesi si stanno spopolando, il territorio montano rischia di perdere il fattore umano. È un punto centrale della nostra azione, che chiama in causa anche il destino che si vuole dare alle area dell’Appennino centrale per evitare che esso muoia per spopolamento. E’ necessario approntare subito un piano di sicurezza dell’edilizia scolastica, perché molte famiglie di fronte a scuole non sicure decidono di trasferirsi sulla costa. Nello stesso tempo è necessario guardare anche alla aziende e a chi lavora in queste terre; da qui l’idea di interventi massicci per agevolare l’accesso al credito. La Regione ha delle risorse e le metterà a disposizione delle aziende per aprire le porte dell’accesso al credito bancario”.
Quanto ai danni causati dal terremoto, occorre confrontarsi con la richiesta di allargamento dell’area del cratere chiesta dai sindaci del comprensorio vestino e di altri comprensori del teramano. Lolli ha parlato anche della necessità di “prevedere il ristoro dei cosiddetti danni indiretti, cioè il lucro cessante di un’azienda di fronte alla tragedia del terremoto.
“Sono danni misurabili ed è per questo che vanno rimborsati. Poi c’è la questione delle infrastrutture viarie e di trasporto per le quali è necessario un piano di riammodernamento in grado di rendere appetibili le aree”.
Il sottosegretario Bianchi ha assicurato che l’Abruzzo e le zone terremotate sono al centro dell’azione del Governo, anche con l’accesso a finanziamenti specifici.
“Stiamo facendo di tutto per stare vicino agli operatori che in quest’area stanno risentendo degli effetti della tragedia del mese scorso in modo da rimettere al centro di un’azione che possa far riprendere le aziende e facilitare il ritorno dei turisti”.
Nell’incontro odierno è stato evidenziato come molte attività turistiche, agroalimentari, del commercialo e della ristorazione siano state gravemente danneggiate, con il crollo dei fatturati e perdite gravi destinate a perdurare nel tempo. Il sottosegretario Bianchi ha lanciato un appello affinché l’opinione pubblica sappia che queste zone sono sicure, si può tornare a lavorare e a fare turismo in sicurezza e davanti a paesaggi mozzafiato.
Le associazioni di categoria hanno condiviso le tre linee di azione individuate per impostare il piano di gestione dell’emergenza e la governance futura: azioni finanziarie di contrasto alle perdite economiche; azioni strutturali con interventi immediati sulle infrastrutture danneggiate, monitoraggio delle strutture colpite, messa in sicurezza degli spazi e azioni specifiche per far riprendere le attività; azioni di comunicazione strategica.
IL SERVIZIO DEL TG8: