Abruzzo, la pietra di Lettomanoppello per le Giornate FAI Autunno

Lettomanoppello

La pietra di Lettomanoppello, il paese degli scalpellini, protagonista della nona edizione delle Giornate FAI d’Autunno in Abruzzo.

A Lettomanoppello, borgo inserito nel Parco nazionale della Majella, sono custoditi da sempre i segreti di lavorazione della pietra bianca e della pietra nera. A sceglierlo come protagonista delle Giornate d’Autunno sono stati il Gruppo FAI Giovani e la Delegazione FAI di Pescara. In tutto il centro storico del paese, ma anche nei dintorni e lungo le strade provinciali, sono presenti diverse decorazioni che valorizzano la pietra bianca locale. Ma ce n’è anche un’altra che in passato ha caratterizzato la formazione del borgo: la pietra nera, la cui storia testimonia l’importanza strategica di questo territorio per l’estrazione del bitume, attestata sin dall’epoca romana.

La presenza di numerose cavità naturali e di importanti siti speleologici, come la Grotta delle Praje e la Grotta Sant’Angelo, rendono
Lettomanoppello un borgo unico nella provincia pescarese, dove è possibile ammirare il connubio tra natura, cultura e tradizione.

Non a caso questa zona è stata anche protagonista di ben due puntate dedicate alla pietra nella trasmissione di Rete8 Il lato positivo.

Qui il link alla puntata “Cuore di pietra”:  https://youtu.be/ALfaoBZ9JJ8

“Per il doppio appuntamento autunnale – dichiara la Capo Delazione FAI di Pescara Rosaria Morra – abbiamo scelto di promuovere il patrimonio artistico e naturalistico di Lettomanoppello, borgo custode di una storia geologica millenaria dal forte valore identitario. Insieme al sindaco Simone D’Alfonso, all’assessore al Turismo Arianna Barbetta e alle associazioni del territorio, abbiamo lavorato con entusiasmo e
responsabilità per la realizzazione dell’intera manifestazione. Del resto, come dichiarato anche negli obiettivi del Progetto Alpe che il FAI promuove dal 2019, soltanto attraverso la conoscenza e la tutela delle zone interne, potremo continuare a ricordare quanto siano importanti le radici per comprendere la nostra storia. Con questo auspicio, vi aspettiamo a Lettomanoppello il 17, il 18, il 24 e il 25 ottobre, per festeggiare insieme le Giornate FAI d’Autunno 2020, nel rispetto di tutte le norme e precauzioni previste dalle normative vigenti”.

Questi gli itinerari disponibili: Grotta delle Praje; percorsi sul passato: grotte, cave e tholos; capanne in pietra a secco: cammino nella storia passata e recente; alla riscoperta dei sentieri delle ex miniere; gli scalpellini raccontano la pietra preziosa: dalla storica Bottega D’Alfonso all’Iconicella; città della pietra bianca.

Per informazioni:
[email protected] Prenotazione online fortemente consigliata su www.giornatefai.it (posti limitati).

L’edizione 2020 delle Giornate FAI d’Autunno, organizzate per la prima volta in due fine settimana, è dedicata a Giulia Maria Crespi, scomparsa a luglio, fondatrice e presidente onoraria del FAI. Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi FAI Giovani, eredi e testimoni dei valori che l’hanno ispirata: la curiosità, la voglia di cambiare il mondo per un futuro migliore per tutti.

 

           

 

Tra le altre aperture più interessanti in Abruzzo figurano:

 Montebello sul Sangro (CH)

Borgo di Buonanotte – Buonanotte Contemporanea

Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre

Arroccato a 800 metri slm su una sella rocciosa tra la Maiella e il Lago di Bomba, il borgo di Buonanotte venne abbandonato negli anni Settanta a causa di frequenti terremoti e frane, e dal 3 settembre di quest’anno ospita “Buonanotte Contemporanea”, progetto interdisciplinare di arte, natura e architettura per la valorizzazione e lo sviluppo turistico del borgo. Le installazioni che animano le sue vie sono promosse dal Comune di Montebello sul Sangro e realizzate con il sostegno della Regione Abruzzo, su idea dello studio di architettura pescarese CA-SaA. All’interno delle strade abbandonate sono state realizzate tre installazioni ambientali di artisti contemporanei – selezionati dalla curatrice Maria Letizia Paiato – che dialogano con i ruderi, il paesaggio e l’assenza della presenza umana. Domenica 25 è prevista un’esibizione del coro vocale al femminile Rosa Rorans Ensemble, con repertorio di musica medievale, dal gregoriano alla prima polifonia.

Collelongo (AQ) – Villavallelonga (AQ)

Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre

Situato a 915 metri sul livello del mare, Collelongo, immerso tra i boschi e i monti dell’Appennino, presenta la tipica struttura del borgo medievale, con mura di cinta intervallate da porte cittadine, una torre baronale risalente all’anno 1000, che in epoca rinascimentale divenne il mastio dell’adiacente palazzo baronale, minuscole vie a saliscendi e case una a ridosso dell’altra. La fontana, detta Fonte Vecchia, progettata come lavatoio-abbeveratoio e per l’approvvigionamento idrico del paese, fu realizzata nel 1840. Fra le famiglie importanti si ricordano: i Botticelli, a cui si deve, oltre all’omonimo palazzo, la commissione della chiesa di San Rocco nel 1636 poiché il paese era stato graziato dalla peste, e la famiglia Floridi, che fece edificare la Madonna del Rosario in occasione del giubileo del 1700. In epoca moderna il paese si è arricchito di quadri murali. Come Collelongo anche Villavallelonga, così chiamata in quanto costruita lungo ai piedi del Monte Quaresima, è un borgo medioevale risalente all’anno 1000. Fu feudo dei Marsi nel XII secolo, dei Piccolomini Duchi di Amalfi nel XVI secolo e dei Duchi Pignatelli in seguito. Successivamente alla fondazione del Parco Nazionale d’Abbruzzo (1922) il borgo fu tra gli enti fondatori della Condotta forestale marsicana.

Prata d’Ansidonia(AQ)

Peltuinum

Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre

La città di Peltuinum, fondata dai Romani fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. nel territorio abitato dall’antico popolo dei Vestini, si estende su un pianoro sopraelevato collocato tra la valle dell’Aterno e quella del Tirino, naturali vie di attraversamento dell’Appennino Abruzzese. Importante ruolo, sia politico che economico, rivestiva la città nel controllo strategico dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. Il sito archeologico rappresenta oggi un luogo di straordinaria testimonianza storica. Durante la visita, sarà possibile ammirare gli scavi dell’antico insediamento. Tra le rovine visibili spiccano i resti del teatro di età augustea, tratti di mura e un tempio forse dedicato ad Apollo. Altro elemento architettonico di notevole importanza è la chiesa di San Paolo di Peltuinum del XII secolo.