Una lettera del sottosegretario alla Giunta regionale, Mario Mazzocca, è stata inviata al ministro della Giustizia Andrea Orlando sulla “la vicenda umana e giudiziaria” della richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione negata a Giulio Petrilli.
Petrilli, arrestato il 23 dicembre del 1980, a 21 anni, con l’accusa di partecipazione a banda armata per un presunto coinvolgimento nell’organizzazione terroristica Prima Linea, è stato detenuto per sei anni e assolto in Appello e con proscioglimento divenuto definitivo in Cassazione.
“Ridare giustizia a un uomo che ha subito una grave violazioni dei suoi diritti – scrive Mazzocca – è una battaglia etica per garantire il risarcimento a tutte le persone colpite da ingiusta detenzione e ribadire, così, che le sentenze assolutorie vanno rispettate”. “La richiesta di risarcimento gli è stata negata – è un altro passaggio della lettera di Mazzocca a Orlando – sulla base del I° comma dell’articolo 314 del Codice di Procedura penale che stabilisce la possibilità che venga negata la riparazione nel caso in cui l’imputato abbia dato ‘o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave’. Il che significa, fuori dal linguaggio giuridico – aggiunge Mazzocca – che Petrilli si vede disconoscere un diritto in quanto avrebbe frequentato ‘estremisti’. Si tratta di una norma pericolosa che introduce nel nostro ordinamento il giudizio morale”.
Nel sottolineare che è stato presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge, a firma di otto parlamentari di Sel, per l’abrogazione di questo comma, Mazzocca chiede al Ministro un incontro, presente lo stesso Petrilli, per valutare “tutte le possibili soluzioni al caso”. “Dobbiamo evitare – conclude il sottosegretario – che storie come quella di Petrilli possano ripetersi ancora e minare nelle sue fondamenta l’edificio di giustizia e libertà nel quale crediamo e sul quale abbiamo fondato la nostra Carta costituente”