La seggiovia delle Fontari riaprirà domani mattina. A dare il via libera è la Direzione generale territoriale del Centro del ministero Infrastrutture e Trasporti, nello specifico l’ufficio speciale peri Trasporti a impianti fissi (l’Ustif) della sezione di Pescara.
L’Ustif ieri ha comunicato al Centro turistico del Gran Sasso il nulla osta all’esercizio dell’impianto della seggiovia Fontari-Campo Imperatore. E questa volta speriamo che sia quella buona, anche perché siamo a metà marzo, la stagione invernale va verso la fine e ha contato sinora 11 giorni su 85 di effettiva apertura degli impianti. Un flop, un disastro su tutti i fronti che di certo non saranno colmati da qualche settimana di apertura agli sciatori, dopo aver ormai perso tutta la parte dell’anno per tradizione più attrattiva: quella natalizia.
C’è pur sempre la settimana di Pasqua, e l Gran Sasso è noto per essere sempre meravigliosamente innevato anche a primavera, ma ormai le perdite per gli operatori turistici che sono allo stremo delle forze, toccano punte del 70%. Un po’ per farsi perdonare, un po’ per celebrare la ripresa delle attività, un po’ anche per “ringraziare la clientela per la pazienza e la fiducia” – come si legge in una nota del Centro turistico del Gran Sasso – la società propone per domani un abbonamento giornaliero al prezzo di un euro.
Sempre domani all’Hotel Campo Imperatore si terrà l’evento “Territorio, turismo e tradizione” organizzato dalla Federazione italiana cuochi e dal Centro turistico: un’occasione per valorizzare il territorio attraverso l’offerta dei prodotti locali. Ma tutto questo non basta a riportare così, di punto in bianco, il buonumore, soprattutto in quegli operatori turistici – maestri di sci (che hanno tra l’altro chiuso le attività da una settimana) albergatori, ristoratori e noleggiatori di attrezzature invernali – che sono stati in balìa di aperture e repentine chiusure degli impianti nell’ultimo periodo, e di quella che definiscono “una sciagurata gestione turistica” da parte della politica e degli amministratori locali.
Le polemiche per la chiusura delle Fontari, nei giorni scorsi, da parte dell’Ustif, non cessa ancora: il due marzo l’ufficio ministeriale aveva disposto la chiusura immediata al pubblico della seggiovia (e dunque dell’intera stazione sciistica), in quanto dopo la rottura e i relativi interventi di riparazione di 11 morse della seggiovia era necessario, secondo il ministero, un nuovo collaudo. Una decisione definita “inopinata” secondo il direttore d’esercizio Marco Cordeschi, il quale ha difeso il lavoro dei tecnici e della società, sempre attenti a eseguire una manutenzione continua”.