L’Aquila, Usrc: Fabrizi (Usra) verso l’incarico a interim

Il coordinatore a interim dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere sismico potrebbe essere Raniero Fabrizi, attualmente dirigente dell’Ufficio speciale dell’Aquila. Un incarico della durata strettamente necessaria per accompagnare l’Ufficio che si occupa della ricostruzione dei Comuni colpiti dal sisma e con sede a Fossa, verso la nomina di un nuovo dirigente.

L’indicazione che vede Raniero Fabrizi coordinatore dell’Ufficio di Fossa è più di un’indiscrezione e potrebbe concretizzarsi di qui a qualche giorno per far fronte a un periodo di mancanza di un coordinatore dopo le dimissioni di Paolo Esposito, alla guida dell’Ufficio di Fossa da sei anni, da quando cioè con una legge dell’allora Governo Monti, e su spinta dell’ex ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, venne istituita la governance della ricostruzione con la nascita dei due super uffici.

Le dimissioni di Esposito saranno effettive dal 14 maggio, dato che il manager – dal passato in importanti aziende private come la Thales Alenia e il Messaggero – il giorno successivo (il 15 maggio) prenderà possesso del suo nuovo scranno da dirigente in una grande azienda privata, dal rilievo internazionale e che Esposito non ha voluto ancora rendere nota. Un’ipotesi – quella di una sorta di reggenza a interim targata Fabrizi, che è molto di più di una indiscrezione, dicevamo: è proprio il coordinatore dell’Usra a confermare di essere stato contattato dagli uffici romani (presumibilmente dalla Struttura tecnica di Missione, guidata da Giampiero Marchesi, che si occupa di coordinare i processi di ricostruzione e di sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009). La possibilità che sia questa la strada che il governo intende seguire è concreta e realistica, in quanto la ricostruzione del cratere sismico è legata ad atti e decreti per lo sblocco delle pratiche e dei contributi, che può avvenire soltanto con la firma del dirigente.

L’ingegnere Fabrizi si troverebbe così a guidare parallelamente i due Uffici speciali per la ricostruzione, unico ad avere i requisiti per l’incarico volendo rispettare la procedura prevista: e cioè quella di scegliere il dirigente tramite avviso pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (di cui sono dipendenti) e una pubblica selezione. Parrebbe dunque tramontare la strada che invece il dimissionario Paolo Esposito da sempre cerca di percorrere: quella di fare spazio, nei ruoli apicali, ai tecnici e agli esperti che lavorano da sei anni alla ricostruzione: uno fra tutti è Raffaello Fico, attualmente responsabile del settore Ricostruzione privata del cratere sismico.
Da sempre Fico affianca Esposito, che lo ritiene persona preparata e di fiducia, in grado di comunicare con il territorio e nello stesso tempo di entrare uùin relazione con le mille “stanze” diplomatiche della Capitale: quelle che hanno l’ultima parola sulle vicende fianziarie (e non solo) della ricostruzione.

Il dibattito s’inserisce anche sul futuro dell’Usra, dal momento che l’incarico di Fabrizi, come lo era quello di Esposito, è in scadenza alla fine del 2018. L’ufficialità, se dovesse confermarsi l’indicazione, potrebbe arrivare a breve con un decreto della Presidenza del consiglio dei ministri attualmente in carica, quindi a firma Gentiloni, oppure del nuovo presidente del Consiglio se la composizione del nuovo Governo verrà conclusa a breve. Fatto sta che la scelta dev’essere conclusa subito, perché la ricostruzione di decine di Comuni non si può fermare. C’è da valutare, infatti, come verrà intesa dalla politica nazionale la nomina del capo provvisorio dell’Usrc: ossia, se ordinaria o straordinaria amministrazione.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Marianna Gianforte: