Sono per la metà bambini i migranti arrivati ieri a Moscufo (Pescara), 50 dei 200 destinati alle strutture di accoglienza in Abruzzo dopo essere sbarcati in Sicilia.
Circa la metà dei 50 è composta da bambini anche molto piccoli, il resto da interi nuclei familiari, mentre sono due o tre gli adulti da soli. Nel CAS di Moscufo, presidiato oggi da carabinieri e polizia, sono già in corso i tamponi.
In paese intanto l’arrivo dei migranti non è stato bene accolto, a spaventare i cittadini è anche la paura di eventuali contagi, seppure il gruppo sia già stato sottoposto ai test sierologici.
L’arrivo dei migranti è stato al centro della riunione tecnica di coordinamento tenutasi ieri a Pescara e presieduta dal Prefetto Giancarlo Di Vincenzo.
All’incontro hanno partecipato il Questore Francesco Misiti, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Vincenzo Grisorio, il Comandante del Reparto operativo provinciale dei Carabinieri, Gaetano La Rocca, il sindaco di Moscufo Claudio De Collibus, il responsabile del dipartimento di Protezione Civile della Regione Abruzzo, Gabriella Ragni e la responsabile del servizio di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica della ASL di Pescara, Graziella Soldato.
All’ordine del giorno della riunione il trasferimento dei 50 migranti collocati in una struttura a Moscufo.
“Nella massima trasparenza, l’obiettivo prioritario che dobbiamo perseguire – ha sottolineato il Prefetto Di Vincenzo – è la sicurezza, anche sanitaria, degli abitanti di Moscufo, dei Pescaresi e degli immigrati stessi.
La concentrazione in un’unica località ci consente di realizzare un posto di vigilanza fissa al fine di impedire ogni contatto con la popolazione locale nella fase di isolamento fiduciario e di sorveglianza sanitaria. Una parcellizzazione degli arrivi in più strutture non avrebbe consentito di realizzare una vigilanza così strutturata”.
Il gruppo di 50 migranti che verrà trasferito – la metà dei quali sono minori – è composto prevalentemente da nuclei familiari. La struttura ove verranno collocati sarà, ad ogni modo, progressivamente liberata al termine del periodo di sorveglianza sanitaria.
Ringrazio il Questore e i vertici delle Forze di Polizia per la disponibilità a predisporre un rafforzato servizio di vigilanza a tutela di tutta la collettività. Un ringraziamento va inoltre esteso alla Protezione Civile regionale per il supporto tecnico-organizzativo e alla locale ASL per la tempestività con la quale verranno effettuati i dovuti controlli nei confronti degli immigrati, peraltro già sottoposti, con esito negativo, ai test sierologici.”
(Immagine di repertorio)
Il servizio del Tg8