Altro che scuole chiuse: in aula si lavora eccome. Dove non sono già partite, le lezioni virtuali inizieranno dalla prossima settimana. La situazione in alcuni istituti superiori di Pescara.
Il Coronavirus non costituisce occasione di vacanza, né per gli studenti né per i docenti, e nemmeno per gli addetti alle pulizie, impegnati oggi più che mai nella pulizia scrupolosa – e asettica – degli spazi scolastici.
La parola d’ordine è “Noi siamo pronti”. E a ben guardare, sembra proprio così: gli istituti scolastici non si sono fatti trovare impreparati dal Coronavirus, combattuto a suon di didattica a distanza e classi virtuali. Tutte le scuole sembrano allineate con le direttive ministeriali, anche se non in tutte il personale docente è specificatamente preparato. Per colmare eventuali gap, entra in gioco la figura già esistente dell’animatore digitale, un docente interno al quale è dato il compito di formare gli insegnanti meno tecno, anche se le lezioni avvengono alla distanza di sicurezza obbligata. Così, tra registri virtuali, tablet e lezioni in call conference, le scuole affrontano l’emergenza in maniera smart, pronte anche all’eventuale prolungamento delle misure anti Coronavirus, ma sempre consapevoli che la didattica a distanza non può e non deve sostituire il rapporto umano tra alunno e docente.
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