L’espansione del mercato delle auto elettriche, in prospettiva futura, rappresenta un’opportunità da non perdere per il settore dell’automotive abruzzese. La Denso di San Salvo è pronta alla sfida.
Le Rsu sindacali della Denso di San Salvo hanno scritto al presidente dell’azienda giapponese per sottolineare la collaborazione delle maestranze locali.
Il timore è che il nuovo motore elettrico possa essere prodotto in Ungheria o a Barcellona, anziché nello stabilimento abruzzese. Tuttavia, quando il gioco si fa duro, i duri non si tirano indietro. Nel mondo della competizione globale l’imperativo categorico è sapersi valorizzare, rendersi attraenti come e più degli altri. E se il futuro dice elettrico, allora anche un’azienda che non ha mai prodotto quel tipo di motori dovrà adeguarsi. Dunque nessun allarmismo alla Denso di San Salvo, solo la voglia di esserci, di mettersi in gioco per far capire ai vertici giapponesi che loro sono predisposti al cambiamento, anche quando si presenta sotto forma di macchine elettriche o ibride. Perché il futuro piace a tutti, ma non tutti sono in grado di immaginarlo. E’ questo che le Rsu sindacali della Denso hanno cercato di comunicare al presidente dell’azienda giapponese, Arima Kojo, oggi in visita di cortesia nello stabilimento da cui egli stesso ha mosso i primi passi verso la presidenza. Ad Aruma è stata consegnata una lettera di benvenuto, accompagnata da parole importanti che non solo manifestano disponibilità, ma in qualche modo esorcizzano anche il rischio che ad aggiudicarsi l’affare dell’elettrico sia la Denso ungherese o quella di Barcellona.